San Marino. Fotovoltaico ed energia pulita: il tempo di farlo è adesso! … di Alberto Forcellini

L’energia più verde in assoluto è quella che non viene consumata”. Un monito, un consiglio, si potrebbe dire quasi un comandamento suggerito da Marco Affronte, presidente dell’Autorità di Regolamentazione per i Servizi Pubblici e l’Energia. L’occasione è una serata sul fotovoltaico organizzata dal Segretario al Territorio Stefano Canti, appena rientrato dai lavori della Cop26 a Glasgow. Un argomento che, più in generale, riguarda le energie alternative da sviluppare quanto prima e quanto più possibile, per fermare i cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo il pianeta Terra.

Le dimensioni ridotte di San Marino potrebbero far pensare che qualsiasi sforzo non abbia influenza alcuna nelle dinamiche mondiali di produzione di CO2 e di consumo delle risorse primarie. Sbagliato! Anzi sbagliatissimo, perché è proprio dai piccoli, anzi da ognuno di noi che deve venire quel cambio di mentalità che sia funzionale ad un cambio di sistema.

San Marino sta facendo passi da gigante in questa direzione. Che è obbligata, sia per le questioni ambientali, sia perché il rincaro delle materie prime sta facendo esplodere i prezzi: dalla benzina alla bollette, dai trasporti al pane quotidiano. Produrre in maniera autonoma l’energia potrebbe evitare di dovere rivolgersi al mercato esterno e subirne passivamente le dinamiche, ma vuol dire avere anche un paese più pulito, un’aria più pulita, un’atmosfera più salubre.

Dal 2009, quando è stato emesso il primo decreto sull’installazione degli impianti fotovoltaici, il successo è stato costante e progressivo. Oggi a San Marino ci sono 1680 installazioni, che producono 13 megawatt di energia da fonte rinnovabile. Come se fossero stati piantati 13 mila alberi!

È una grande soddisfazione, nonché un grande stimolo a fare di più perché siamo solo al 5 per cento del consumo totale. Spazi di sviluppo ci sono nel settore delle abitazioni private, delle industrie e di tutto l’apparato immobiliare pubblico. Il risultato è avvenuto grazie alle competenze delle aziende del territorio specializzate nel settore, che hanno portato San Marino ai vertici della classifica watt installati/pro capite.  Al momento nel nostro territorio, l’energia elettrica da fotovoltaico è il perno su cui poggiare la produzione di energia da fonti rinnovabili: la tecnologia è affidabile, economicamente accessibile e numerose sono le infrastrutture, private e pubbliche, dotate di un’ottima esposizione per catturare l’energia del sole.

L’obiettivo di coprire il consumo complessivo, non è impossibile, anche perché nuove tecnologie continuano ad arrivare. Ad oggi, ad esempio, c’è la possibilità di non investire più in tante piccole installazioni, ma su poche, grandi e in ottima esposizione. Il privato può accedere con scambio speciale a distanza. La qual cosa porterebbe vantaggi anche dal punto di vista estetico, cioè a livello paesaggistico.

Questa è una delle linee di indirizzo su cui si muove il governo, insieme alla promozione della riduzione del fabbisogno, grazie appunto ai programmi di efficientamento energetico. In sostanza, la traduzione pratica del concetto di “sostenibilità”, finora rimasta nella sfera etica delle pie intenzioni. Indicazioni dal punto di vista degli investimenti dovrebbero essere inseriti già nella prossima legge di bilancio. L’altro settore della grande sfida ambientale è quello dei rifiuti: lo Stato paga per la raccolta e lo smaltimento, ma non ha accesso alla terza fase, quella dello sfruttamento della risorsa. Anche in questo campo si sta intervenendo per invertire una tendenza che è diventata davvero troppo onerosa.

Ma in tema ambientale, ogni singolo cittadino ha dei doveri perché la salvaguardia dell’ambiente è anche affar suo. Persi come siamo, ciascuno di noi,  a guardare il nostro piccolo ombelico, non ci accorgiamo di quanto sta avvenendo nella geopolitica: la Russia che chiude i rubinetti del gas, la Cina che aumenta la produzione di carbone, la povertà che colpisce le popolazioni dell’est asiatico e del sud del mondo, centinaia di migliaia di persone che vengono usate come arma di ricatto dai regimi sovranisti (emblematico quanto sta succedendo ai confini della Polonia) sono l’esatto contrario di quello che si dovrebbe fare per salvare il pianeta, e con esso, salvare l’umanità. Il nostro primo compito è ristabilire un rapporto onesto con la natura.

Quindi, anche se siamo piccoli e – secondo qualcuno – non abbiamo nessun peso nella politica mondiale, dobbiamo impegnarci più che mai non per diventare un simbolo, ma per diventare un grande esempio di virtù.

a/f