Francesco
Per un non credente come me il Papa è una figura indispensabile.
E’ l’altezza massima della morale cristiana.
Della morale.
La morale cristiana è la più grande rivoluzione che l’uomo ha saputo compiere.
Dobbiamo al cristianesimo una nuova visione della storia, con una nuova morale, che non fa distinzione fra gli uomini. Di qualsiasi provenienza e classe.

Per questo Benedetto Croce, liberale e non credente, scrisse che non possiamo non dirci cristiani. E’ così.
Si può condividere o non condividere l’azione di un Papa, io sono legato moltissimo a Wojtyla e a Ratzinger, per l’altezza della storia il primo, per quella del pensiero il secondo.
Ma questo nulla toglie alla grandezza di Francesco. Per me. Anche se su molte cose diverso dai suoi due predecessori.
Sono comunque storie che ci costringono a guardare in alto, più in alto.
Non per forza verso Dio, per chi non crede.
Il Papa ha questo ruolo. Per tutti.
Il Cardinale Pizzaballa ha detto qualche giorno fa che il cristianesimo non è una religione, ma un modo di stare al mondo.
Ecco perché il Papa è indispensabile.
In questo mondo che non sa più stare al mondo.
Riposi in pace.
Sergio Pizzolante