«DOPO la grande pioggia, ora si aprono cicatrici un po’ ovunque». Il sole è tornato a splendere anche sul Titano, ma la forte pioggia caduta incessantemente nei giorni scorsi ha lasciato i segni in alcune zone anche evidenti. La Protezione civile è al lavoro già da più di qualche giorno per monitorare il territorio sammarinese e per intervenire nelle situazioni più complicate. Ora a preoccupare sono le frane. «Abbiamo ricevuto racconta il capo della Protezione civile Fabio Berardi decine e decine di telefonate soltanto nella giornata di oggi (ieri, ndr). Insieme all’Azienda autonoma di Stato di Produzione e alla Polizia Civile siamo in continuo contatto per fare fronte a tutte le emergenze. Siamo passati dal doverci occupare dell’emergenza idrica, alle frane che si stanno verificando un po’ su tutto il territorio. I terreni argillosi rilasciano acqua lentamente e gli smottamenti sono continui». Chiesanuova, Montegiardino, Faetano, questi sono i Castelli più colpiti. «A Faetano abbiamo eseguito un intervento anche in giornata e continueremo a monitorare la situazione probabilmente anche chiudendo un tratto di strada. Mentre strada Montecucco spiega il capo della Protezione civile resterà chiusa in entambi i sensi di marcia ancora per diversi giorni». IN STRADA Montecucco, tra Santa Mustiola e Galavotto, si tiene sotto controllo costantemente la tenuta delle tubature di acqua e gas, che passano proprio sotto il manto stradale danneggiato (in quella strada venerdì scorso si era aperta una vera e propria voragine), mentre in via Quinta Gualdaria a Faetano, sempre venerdì scorso, una frana aveva aveva investito due automobili che erano rimaste impantanate nel fango. Tanto che per estrarle era stato necessario l’intervento di una ruspa creando non pochi disagi alla circolazione. «SUL NOSTRO territorio spiega facendo il punto della situazione Berardi non è la prima volta nella quale sentiamo parlare di frane. Ma eventi straordinari come quelli che stanno accadendo nell’ultimo periodo, già due da settembre a oggi, mettono tutti a dura prova. Soprattutto perché il timore è che questi eventi, ora considerati straordinari, potrebbero diventare la normalità». Il Resto del Carlino
