Tutti sanno la pochissima stima che provo nei confronti del Giudice maceratese di stanza a San Marino la Professoressa Dottoressa Laura Di Bona! La quale ritengo, vedendo i tanti errori commessi (vedi ad es. Exit e i doppi sequestri di Esposito) non all’altezza del ruolo che ricopre. Sto parlando di capacità squisitamente professionali e non altro.
Ed ogni giorno che passa questa stima diminuisce sempre di più! Se ancora c’è!
Il caso Berti è emblematico!
Se potevo capire l’esigenza della custodia cautelare, un mese fa, per evitare che le prove fossero compromesse e per la eventuale reiterazione del reato, ora dopo un mese mi sembra che questa necessità non esista più.
Se la Di Bona in un mese non ha fatto in tempo a sentire sia tutti i testimoni che gli accusatori facente parti del procedimento c’è qualcosa che non va!
Ed allora è ora che si sbrighi! Che sia più celere nel suo lavoro, anche perché dentro in carcere c’è una persona! Ed un padre di famiglia.
Questo non bisogna dimenticarlo MAI!
Mentre lei, cara Laura Di Bona, se ne torna nella sua Macerata c’è un padre di famiglia, che se ha sbagliato lo deciderà la giustizia, che marcisce in carcere lontano dai suoi cari. Dalle sue figlie.
Cara Laura Di Bona, che se fosse per me avrei già mandato via da un pezzo per palese incompetenza, non si dimentichi mai che lei è al servizio di questo paese e deve operare con celerità e con giustizia.
Tenere Pietro Berti, dopo un mese, ancora in carcere per esigenze cautelati non è più giustizia ma è SOLO BARBARIE!
Spero che se ne renda conto! E faccia immediata autocritica.
Marco Severini – Direttore del Giornale.sm
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