La FULCAS-CSU ha incontrato nella serata di mercoledì i dipendenti della banca Agricola Commerciale con contratto a tempo determinato in scadenza il 31/12/2016 ai quali l’Azienda ha comunicato la decisione di non procedere al rinnovo dello stesso.
Gli interessati stanno lavorando alle dipendenze dell’istituto di credito da alcuni anni, prima alle dipendenze dell’ex IBS – Istituto Bancario Sammarinese e successivamente in qualità di dipendenti della BAC. La FULCAS-CSU ha sottoscritto nel 2013 e nel 2014 due accordi con la vecchia Direzione della Banca Agricola per consentire ai lavoratori in questione di proseguire l’assunzione a tempo determinato oltre i 24 mesi contrattualmente previsti, nell’ottica di una possibile ed ipotizzata stabilizzazione a tempo indeterminato, approfittando delle possibili posizioni lavorative rese disponibili mano a mano dal turnover per pensionamenti.
Purtroppo la decisione presa in base alle norme vigenti di non procedere al rinnovo, comunicata dalla Banca direttamente agli interessati, lascia il Sindacato perplesso e preoccupato sia per l’inevitabile impatto sugli interessati e sulle loro famiglie, che per quanto riguarda – più in generale – gli aspetti occupazionali dell’azienda e del sistema bancario sammarinese, che vede impiegati a fine ottobre circa 600 dipendenti.
Dobbiamo purtroppo rilevare che a pagare il prezzo della crisi non sono stati solo i dipendenti a tempo determinato della BAC, ma abbiamo avuto notizie anche di altri mancati rinnovi di dipendenti con il contratto a termine e della cessazione per mancato rinnovo di alcuni dipendenti frontalieri in altre Banche.
Auspichiamo che si possa aprire un tavolo di confronto con l’ABS e con le banche interessate per affrontare in maniera costruttiva e responsabile vari aspetti che necessitano di essere definiti con tempestività: il rinnovo del contratto ormai scaduto da 6 anni, le problematiche relative al personale e le prospettive di rilancio e sviluppo del sistema bancario e finanziario.
Indubbiamente ad aggravare la crisi del settore bancario hanno contribuito l’instabilità politica e la mancanza di linee guida per il rilancio del settore; il nuovo esecutivo dovrà tenere in evidenza la necessità urgente di affrontare assieme a tutte le parti coinvolte le iniziative a supporto del sistema e per accompagnare i lavoratori in uscita – ovviamente non solo relativamente al settore bancario – con più incisivi strumenti di flessibilità. Riteniamo anche che sia opportuno ripensare – in maniera più elastica e fruibile – le modalità di prepensionamento che dovranno prevedere l’assunzione di giovani inoccupati contestualmente all’uscita dal mondo del lavoro dei dipendenti più anziani.
La FULCAS-CSU si attiverà tempestivamente nei confronti della BAC per richiedere un incontro formale al nuovo Amministratore Delegato, per verificare le motivazioni che hanno portato al mancato rinnovo ed affrontare la situazione occupazionale.
FULCAS – CSU