San Marino. ”Fummo arrestati sulla base di intercettazioni, con affermazioni estrapolate dai contesti, scritte sui brogliacci con i famosi puntini puntini prima e dopo.. ” … di Barbara Tabarrini

Sospendo per un attimo la mia disamina sul concetto del vedo, ascolto, apprezzo e rifletto.
Lo faccio volentieri per evidenziare e sottolineare un tema a me molto caro.
Carlo Nordio ministro della Giustizia italiano, garantista nei fatti presenta il suo programma.
Non posso fare a meno di leggerlo.
Tralascio ‘il Dubbio’ che è il quotidiano, diciamo così, degli avvocati italiani.
Mi butto a leggere la prima de il Riformista di qualche giorno fa, giornale diretto da Piero Sansonetti ultragarantista che da anni fa battaglie per i diritti degli imputati e dei condannati nelle vicende giudiziarie.
Lo leggo per forza, non solo per deformazione personale.
A dire la verità non ho mai voluto sottolineare alcuni passaggi, diversi ‘pezzi’ scritti in passato da Piero Sansonetti, articoli che mi hanno fatto riflettere, vista purtroppo la mia esperienza vissuta e quella di Stefano. Questa volta dopo diversi tentativi a stare ferma, le mani partono sulla tastiera, non rispondono ai comandi del cervello, quelle stesse mani spesso tra i capelli alla lettura di alcuni ‘pezzi’ giustizialisti letti a suo tempo sull’argomento, reiterati negli anni, sempre per secondi fini.
Leggendo pertanto Sansonetti arriva lo ‘strappo liberticida’ delle dita, seguito da un mio obbligato consenso abbinato a una verità impetuosa, sentita con tutto il corpo.
E sarà il contatto costante con il cervello dentro la testa che le dita si rifiutano di fermarsi.
I due pollici si astengono, non hanno la maggioranza.
Tornando a noi e tralasciando per ora alcune parti importanti del programma del Ministro italiano, mi concentro sulle intercettazioni telefoniche definite dal Dott. Nordio, così come riportate da il Riformista, ‘uno strumento micidiale di delegittimazione’.
Non voglio certo rimarcare ciò che ho tentato di scrivere in passato ma la mia traumatica esperienza personale umana e professionale nonché quella di Stefano, con le intercettazioni autorizzate dalla Procura di Forlì, cancellate senza poterle ascoltare e confutarne il contenuto, ha lasciato in me dei solchi di sofferenza profondi. Fummo arrestati sulla base di intercettazioni, con affermazioni estrapolate dai contesti, scritte sui brogliacci con i famosi puntini puntini prima e dopo, con nomignoli riportati per anni sui media, cancellate per un ‘increscioso incidente’ senza la possibilità di verificare e capire il perché di quella violenza.
Alla difesa processuale fu pertanto impossibile visionarle.
Ora a leggere il programma di Nordio quei solchi diventano voragini.
Barbara Tabarrini