SAN MARINO FUORI DALLA LISTA GRIGIA ENTRO SETTEMBRE

La Repubblica di San Marino conta di uscire a settembre dalla ‘lista grigia’ dei paradisi fiscali stilata dall’Ocse nei mesi scorsi e che verrà rivista in autunno e ha già scritto alla quasi totalità dei paesi dell’organizzazione per avviare accordi di scambi di informazioni in tema fiscale. E’ quanto hanno dichiarato i responsabili dei dicasteri delle finanze, degli esteri e dell’industria della Repubblica in un incontro a Roma. In particolare secondo il segretario alle finanze Gabriele Gatti “San Marimo aveva già compiuto una scelta in questa direzione e ora tocca solo attuarla in concreto”. San Marino comunque, ha sottolineato, non ha depositi o flussi finanziaria paragonabili a quelli di altri ‘paradisi fiscali’ con una raccolta che si situa a 14 miliardi di euro per il 60% proveniente dall’estero, di cui l’ 80% dall’Italia, verso la quale vanno impieghi per 3,9 miliardi. “Non siamo il paese delle banche, del gioco o dei commerci” ha aggiunto ricordando che a San Marino “le tasse, sebbene più basse rispetto all’Italia ci sono” mentre il responsabile dell’industria Marco Arzilli ha rivendicato la base industriale sana del paese fatta di Pmi e manifattura che verrà rafforzata. Per il segretario agli Esteri Antonella Mularoni il governo di San Marino ha espresso alla quasi totalità dei paesi dell’Ocse la volontà di eliminare la doppia imposizione e di attuare scambi di informazioni, dietro richiesta motivata, e ha auspicato che anche gli altri paesi, compresi quelli più grandi, si muovano nella stessa direzione.