San Marino. Fuoriuscita importante di liquidità

Purtroppo si conferma anche nel primo trimestre una fuoriuscita importante di liquidità di circa 94 milioni nel comparto della raccolta (diretta) del risparmio. La raccolta indiretta aumenta di Euro 74 milioni drogata da un aumento delle quotazioni di borsa dal primo gennaio del 16% e da un rialzo del dollaro del 2,5% che pesano per circa 50 milioni di euro, portando il dato reale della crescita della indiretta per circa 24 milioni. La diminuzione reale totale della raccolta quindi è stata di circa 70 milioni (e non di 20) se non ci fosse stato appunto un “aiuto” della borsa valori per 50 milioni. Occorre pertanto sempre ragionare togliendo gli agenti esterni che alterano i dati. Di conseguenza anche gli impieghi verso la clientela diminuiscono di circa 20 milioni sempre per cercare di mantenere la liquidità a tutti i costi vedi l’aumento a 74.6 rispetto al 73.3 del rapporto impieghi/raccolta che denota un peggioramento del dato. Ma ciò che preoccupa di più sono tutti gli altri dati. Il rapporto sofferenze/impieghi aumenta al 20.7%, i crediti interbancari delle banche sammarinesi diminuiscono di circa 30 milioni, il patrimonio netto del sistema perde 22 milioni che denota equivalenti perdite in corso degli istituti di credito, il totale attivo scende di ben 138 milioni di euro sottolineando una drastica diminuzione degli attivi delle banche portando il rapporto tra patrimonio netto e totale attivo al 6.9 per cento, uno dei parametri peggiori degli ultimi anni.
Siamo in presenza di un avvitamento al ribasso dell’intero sistema bancario dove, per l’ennesima volta, si vede attraverso i numeri la politica fallimentare in materia finanziaria di questo Governo. Da quando è stato deciso di chiudere Asset, in maniera illegittima, si è capita la totale ignoranza nel settore bancario di questo esecutivo. Non lo diciamo noi lo dicono i numeri. Il 30 giugno è alle porte.

Repubblica Sm