Rubati 15.000 euro tra gioielli, ori e contanti nel Castello di Acquaviva in via Simoncino di Sotto vicino alla Ludoteca, nella notte tra venerdì e sabato. I ladri sono entrati da una finestra sul retro passando dal giardino della villetta a schiera usando un grimaldello per scassinare l’infisso. Nella zona, ci sono diversi cantieri aperti e i sospetti sono indirizzati verso i lavoratori che li frequentano anche se la casualità del misfatto ha parecchi lati oscuri.
“Avevo ritirato i gioielli di famiglia da pochi giorni dalla cassetta di sicurezza di una banca -racconta la signora vittima del furto- li avevo prelevati perché li volevo avere vicino per poterli indossare e per il loro valore affettivo, ma a casa sono rimasti solo un paio di giorni”.
Una casualità o il frutto di un attenta indagine da parte dei ladri?
“E’ tutto molto strano -prosegue la donna- il giorno precedente il furto anche mio marito aveva prelevato denaro contante, dalla stessa banca, perchè doveva fare un cospicuo pagamento per la riparazione del furgone che usa per lavorare. Un tempismo sospetto che ci fa sospettare d’essere stati tenuti sotto controllo da una gang residente a San Marino.
C’è da aggiungere che noi non siamo una famiglia ricca e non possediamo auto di lusso”. Un altro fatto è che nessuno dei vicini ha visto né sentito nulla nonostante la zona sia abitata e la calura estiva costringa i residenti a tenere le finestre aperte.
I ladri devono essere stati molto silenziosi e circospetti perchè l’effrazione è stata effettuata verso le nove di sera, quando in questi giorni c’è ancora luce e chi ha cenato magari si fa una passeggiata post cena per digerire annusando i profumi dell’estate imminente (venerdì era il 19 giugno, due giorni prima del solstizio).
“Il danno in realtà è anche contornato da una beffa -conclude la proprietaria- perché siamo assicurati ma la compagnia pagherà solo la finestra rotta, una cifra che si aggira sui 500 euro, ben lungi dai 15.000 di refurtiva”. Le Forze dell’ordine stanno indagando senza escludere nessuna ipotesi. Tra le piste seguite ce n’è una che porta fino a Torino dove una serie di arresti nel capoluogo piemontese ha rinvenuto refurtiva riconducibile ad alcuni recenti furti in Repubblica.
La Gendarmeria sammarinese proprio in questi giorni dovrebbe essere rinfoltita con adeguati rinforzi per far fronte ai maggiori flussi di persone che la stagione estiva comporta, portando in Repubblica oltre a tranquilli visitatori anche possibili malintenzionati.
Le telecamere ai confini al momento hanno dato pochi risultati ed è probabile che servano più agenti operativi sul territorio addestrati a far fronte alle ondate di micro e macro criminalità che hanno investito il Titano negli ultimi mesi allarmando non poco cittadini e residenti. Marco Bollini, La Tribuna