A poco meno di due mesi dal varo del progetto legato alla squadra femminile di futsal, è utile tracciare un primo bilancio. Oltre ai risultati di campo, comunque incoraggianti, il primo dato di rilievo emerso sino a questo momento è un afflusso crescente di ragazze che vanno a costituire l’ossatura della squadra, irrobustita da quegli elementi delle giovanili della San Marino Academy (calcio a undici) che si alternano alle sedute di allenamento e alle partite domenicali, impreziosendo il proprio bagaglio tecnico e al contempo fornendo nuove risorse a mister Casadei. Cresce anche l’affiatamento nello spogliatoio, per nulla scalfito neppure dagli acciacchi fisiologicamente connessi ad una inattività che, nel caso di alcune atlete, si era protratta per molti anni prima che questo progetto desse loro nuove opportunità e nuovi stimoli. Stimoli che si traducono anche sul campo, se è vero che la squadra allenata da Mattia Casadei ha chiuso il girone di andata al terzo posto, tuffandosi con rinnovata energia ed entusiasmo in quello di ritorno. Del resto, il calendario procede a tappe serrate: dopo l’incontro casalingo di domenica scorsa con la Virtus Romagna, le Titane del futsal saranno di scena sia venerdì che domenica prossima, in entrambi i casi in trasferta.
“Non appena mi è stata fatta la proposta, ho accettato con entusiasmo. – racconta mister Casadei – Mi piaceva l’idea di far parte di qualcosa di nuovo che avrebbe ampliato il movimento del futsal a San Marino. Da parte delle ragazze ho trovato subito grande disponibilità al lavoro. Il loro atteggiamento mi ha davvero colpito. Il gruppo è abbastanza eterogeneo: qualcuna già giocava a calcio, qualcuna ha iniziato da poco, qualcuna ha ripreso dopo una lunga inattività. Ma si aiutano tutte quante e questo è ciò che mi rende più felice ed orgoglioso. Man mano che passa il tempo diventano sempre più una squadra, e lo si vede soprattutto da come reagiscono alle difficoltà. La prima metà della stagione è stata molto soddisfacente per me. Non tanto per i risultati, quanto per l’impegno e per la coesione che vedo in tutte le giocatrici e nel mio staff. E devo ringraziare anche le ragazze delle giovanili del calcio, che si sono inserite con grande entusiasmo e voglia di imparare. Il loro apporto è estremamente prezioso.”
Tra le ragazze che avevano smesso di giocare a calcio – e a futsal – per motivi personali, e che si sono tuffate nel nuovo progetto con un entusiasmo mai raffreddato nel tempo, c’è Martina Bianchi: “Questo nuovo progetto mi ha permesso di rimettermi in gioco dopo un periodo di pausa e devo dire che correre dietro un pallone era qualcosa che mi mancava proprio tanto. Sono molto contenta di aver accettato di far parte di questa squadra perché mi sto divertendo tantissimo e mi trovo molto bene sia con le compagne che con lo staff. Nel gruppo ci sono ragazze che avevano giocato a calcio e, come nel mio caso, anche a futsal. Ed altre che invece hanno indossato gli scarpini per la prima volta. Nonostante questo, arrivate oltre il giro di boa del campionato, devo dire che abbiamo fatto molto bene. Purtroppo siamo state colpite da qualche infortunio, ma era qualcosa che si poteva mettere in preventivo, tutto considerato. Comunque ne siamo uscite puntando sul gruppo, che si è dimostrato essere subito di grande valore. E credo abbia anche ottime potenzialità tecniche, che col tempo e col lavoro verranno fuori. Domenica scorsa sono rientrata da un problema al polpaccio e mi sono divertita tanto. Mi erano mancate sia il campo che le compagne.”
E poi c’è chi, come Gemma Cesarini, si è lanciata in un’avventura del tutto nuova, scoprendo non solo quanto possa essere appagante condividere uno spogliatoio affiatato e unito, ma anche quanto possa essere emozionante una prima volta ‘ufficiale’ su un campo da gioco: “Il primissimo approccio col calcio risale a questa estate, durante una partita di beneficenza con la Nazionale dei politici. Un responsabile della Federcalcio mi ha parlato di questo progetto e ho deciso di provarci. Si è creato subito un bel clima nel gruppo, fatto di grande affiatamento. L’impegno si concilia molto bene con le mie incombenze lavorative. C’è un clima disteso, ma allo stesso tempo nelle partite non manca la competizione, il che regala stimoli preziosi. Purtroppo negli ultimi tempi sono stata ferma per un infortunio: normale per chi come me gioca per la prima volta. Sto superando questo momento grazie al sostegno delle ragazze. Mi pesa non poter giocare, perché vorrei dare il mio contributo, ma allo stesso tempo sono felice di poterle apprezzare dalla tribuna e tifarle. Come è stato il momento del mio esordio in campo? Un’emozione fortissima. Era tutto nuovo per me e mi sentivo anche un po’ fuori contesto, ma mi sono buttata. Però non era un salto nel vuoto, perché tutte le compagne, ed anche il mister, mi hanno aiutata con consigli e incitamenti. Questo è un mondo ancora tutto da scoprire per me, e mi rendo conto dei miei limiti da novizia. Ma tutto ciò non mi spaventa, perchè mi piace sperimentare e mettermi alla prova. E nel frattempo mi godo questo splendido gruppo.“
Ufficio Stampa













