San Marino. “Garofano Quasi Unitario”: arrivano i divorzi già prima del matrimonio. Lo “sposo” Elego abbandona la “sposa” all’altare! Verso nuove coalizioni elettorali … di Enrico Lazzari

Forse, anzi direi quasi senza forse, “mai dire gatto finchè non è nel sacco!”. Una saggio adagio che andrebbe sempre tenuto in giusta considerazione… Specie quando si parla di unità socialista.

Se la conclamata riunificazione era nata già “monca”, vista la defaillance del MIS di Rossano Fabbri e Denise Bronzetti (sembra proprio a causa di un veto posto su quest’ultima), la “sposa” designata sarebbe stata lasciata sull’altare da un’altra forza -extraparlamentare visto che alle ultime elezioni non aveva superato il quorum, ma importante, se non per la storia del suo leader- della diaspora socialista: Elego.

Quando tutto sembrava fatto, quando le prime “unioni” si stavano celebrando a tavola e, poi, nelle “cappelle” politiche -come ad esempio la riunificazione fra MD e PSDParide Andreoli, con i suoi fedelissimi, avrebbe troncato il “fidanzamento” per -diciamo- “incompatibilità” di assetti e obiettivi.

Ma non ci sarebbe il “tradimento” dietro la rottura prematura del rapporto “amoroso”, anche se al momento sembrerebbe che volino “bacetti” fra Elego ed una componente di Libera… Vedremo gli sviluppi a breve.

Se dal punto di vista numerico questo “abbandono” sull’altare non sembra preoccupare la “sposa”, dal punto di vista politico la vicenda appare quanto mai rilevante: non ci sarà mai pace sotto il Garofano…

Ma se il nuovo Garofano Quasi Unitario -non so come si chiamerà, ma un nome toccherà darglielo per esigenze di analisi- sembra aver fallito il suo principale obiettivo già sul nascere, questo fine anno non può definirsi di calma piatta per le altre forze politiche. Prima su tutti Motus Liberi, ancora formalmente in maggioranza, ma all’apparenza sempre più appassionatamente impegnata in una sorta di relazione clandestina con Repubblica Futura… Sarà -se sarà- un matrimonio di interesse o scoppierà realmente l’amore fra queste due forze politiche? Ce lo rivelerà, inappellabilmente, la prima parte dell’imminente 2023.

Fra i “fidanzati” traditi non si dimentichino poi MIS, o meglio Denise Bronzetti, e SocialBerti, a loro volta protagonisti di un sempre più evidente avvicinamento. E potrebbe diventare -riecheggia nei sotterranei della politica- un “matrimonio” allargato addirittura ad Alessandro Mancini, ormai sempre più distante dal “suo” Ps, partito a sua volta lanciatissimo verso la riunificazione con il Psd e sempre più coeso attorno ad Augusto Casali, anima socialdemocratica dello storico PSS…

Ma chi, oggi, sembra stare peggio -a parte Rete, sulle cui divisioni interne si sono spesi fiumi di inchiostro- appare Libera, dove la spaccatura sembra pressochè irrimediabile con la fuga della componente più giovane e meno ideologizzata da quel “post-comunismo” -che, poi, così “post” non sembra essere nei fatti- verso il nuovo Garofano Quasi Unitario, che si appresterebbe -come detto nei giorni scorsi- ad accogliere anche parte di Rete.

Ma cosa succederà, sul fronte politico sammarinese, nel 2023? Resto della mia idea: elezioni entro l’estate. I segnali attuali dicono questo… Poi, ovviamente, nessuno ha la palla di cristallo. Se elezioni anticipate saranno, in quell’occasione gli elettori saranno probabilmente chiamati a scegliere fra due coalizioni principali. Da una parte il quasi riunificato Garofano (rafforzato da “mezza” Rete e, forse, “mezza” Libera) coalizzato con il Partito Democratico Cristiano Sammarinese; dall’altra Repubblica Futura, Motus Liberi e la componente più ideologizzata di Libera, quella che a microfoni spenti tutti chiamano “Morganteria”.

Impossibile, al momento, collocare i SocialBerti che paiono destinati ad aprire le porte sia a Denise Bronzetti che ad Alessandro Mancini e, altrettanto impossibile appare collocare Elego. Unica “certezza” è che ben difficilmente potrà ritrovarsi sotto lo stesso tetto di MIS, vista la tensione che caratterizza i rapporti fra i due leader.

Elego al momento sembra più vicino a quella componente di Libera lanciatissima verso il divorzio dai “compagni” e il successivo “matrimonio” con il Garofano Quasi Unitario, a sua volta lanciatissimo verso la coalizione elettorale con Via delle Scalette. Ma proprio l’accordo fra i “centristi” di Libera e i socialisti riuniti potrebbe vanificare ogni “ammiccamento” odierno e lasciare Elego isolato, come accaduto del resto alle ultime elezioni. Del resto, ben difficilmente potrebbe venire accolto in “casa” dalla “sposa” abbandonata sull’altare…

Situazione simile a quella di Elego anche per la cosiddetta “Morganteria”, comunque destinata a trovare casa, con quel che resterebbe di Libera, nella coalizione alternativa a Garofano e PDCS.

Destinata a correre da sola -e potrebbe rivelarsi il primo passo verso un rilancio del Movimento che ha fatto del populismo il suo successo- Rete, che persa la componente di cultura socialista potrebbe ripartire dalle origini. Certo, con questo assetto elettorale la vittoria del polo socialisti più Dc sarebbe scontata… E solo il superamento dei vecchi rancori fra Rf e Rete potrebbe rimescolare le carte in tavola trasformando da certa a probabile la vittoria di Garofano e Dc. Ma, in tal caso, nella coalizione alternativa scoppierebbe il problema di compatibilità fra Rete e Motus Liberi… Quindi, se l’interesse prevarrà sull’“amore”, RF, Libera, Rete e Motus Liberi potrebbero anche unirsi. Ma questo scenario appare estremamente improbabile dopo le “guerre” che hanno opposto sia Rete e Motus Liberi, che Rete e Repubblica Futura…

Quello che sta arrivando, quindi, sembra destinato ad essere, per la politica sammarinese, un nuovo anno ricco di cambiamenti, di fidanzamenti, di matrimoni, non sempre d’amore ma spesso di interesse! Auguri

Enrico Lazzari