San Marino. Gatti: “Riforma Igr, si chiederà di più a chi ha redditi alti”. Intervista al Segretario alle finanze di David Oddone: “Significativa sarà l’attività per il rinnovo del debito” (articolo completo)

Segretario di Stato Finanze Marco Gatti

Il 2022 va in archivio e, come si dice, è tempo di bilanci. Non a caso allora scambiano quattro chiacchiere con chi del bilancio detiene la delega. Una poltrona che scotta, con scelte non facili da prendere e già prese.

Segretario Gatti, riassume in brevissimo il “senso” della Finanziaria appena varata?
“E’ una finanziaria in continuità con le scelte adottate a questo Governo sin dal 2020. Garantisce equilibrio finanziario e risorse destinate allo sviluppo economico senza trascurare i fenomeni esterni che possono condizionare il nostro Paese, come ad esempio il rincaro energetico. Significativa sarà anche l’attività per il rinnovo del debito in scadenza nel 2023 e 2034 in un momento storico dove i mercati sono complessi”.

Tengo dietro alle critiche del Sindacato. Come si può fare per abbattere il debito?“Le critiche quando sono costruttive sono ben accette. Sono costruttive quando accompagnate da proposte concrete, possibili e sostenibili. Il debito, come evidenziano le proiezioni nei grafici del Fondo Monetario, è già in graduale diminuzione. Per accelerare questa riduzione, a mio avviso, occorre credere e favorire la crescita economica e la crescita del PIL. Per chi ha dubbi sullo sviluppo invece, e non sono io, non resta che proporre nuove tassazioni o riduzione della spesa che, ai livelli attuali, consegue anche ad una riduzione dei servizi ai sammarinesi”.

I sammarinesi si chiedono come verrà impiegato il nuovo debito. Può rispondere?
“Ho già detto più volte che siamo in una fase di rinnovo di un debito esistente. Ne consegue che sarà utilizzato per pagare il debito in scadenza senza aumento di debito per lo Stato”.

Dobbiamo aspettarci un 2023 di nuove tasse, balzelli e aumenti? “La riforma IGR chiederà di contribuire maggiormente soprattutto a coloro che hanno redditi importanti recuperando anche gettito che oggi ‘regaliamo’ ad altri Stati. E’ per conseguire questo obiettivo che si intende intervenire sulle detrazioni e deduzioni e non sulle aliquote. Non è intendimento di questo Governo introdurre balzelli”.

Rinviata la discussione sul Des. Secondo lei puo? essere la risposta ai problemi di San Marino?

“Può essere una risposta al settore ricettivo nelle infrastrutture e nella riqualificazione di aree che da troppi anni sono in stato di abbandono consumando territorio senza alcun ritorno per la collettività. Quindi il Des può diventare una parte di un puzzle molto più grande che riproduce l’economia sammarinese sempre più diversificata ed equilibrata”.

Ci sono parecchie fibrillazioni in maggioranza e nel governo. Come le valuta?
“Fibrillazioni le troviamo in tutti i governi per l’intera durata della legislatura. Alle volte sono riconducibili a mancata condivisione su scelte strategiche, altre volte sono invece riconducibili alla necessità di apparire quasi a dimostrare di esserci. Queste seconde sono molto più frequenti delle prime”.

Soddisfatto del lavoro di Banca Centrale?
“Soddisfatto. In questi tre anni si è recuperato un rapporto di confronto e dialogo tra BCSM e soggetti vigilati che ha favorito una stabilità del sistema finanziario che dopo oltre 10 anni è tornato a registrare utili, migliorare gli indici patrimoniali e di liquidità. Nel silenzio si è lavorato tanto”.

Il 2023 sarà l’anno dell’associazione alla Ue?
“Me lo auguro, ma soprattutto lo auguro al Paese, ai sammarinesi ed alla nostra economia. La Segreteria Esteri, in collaborazione con tutte le altre Segreterie per competenza, sta lavorando intensamente per questo importante obiettivo. L’impegno di tutti è definire entro il 2023 un accordo che con criteri di proporzionalità integri maggiormente la Repubblica nella UE”.

Fine anno tempo di giudizi. Che voto da? alla sua Segreteria?

“Le persone della Segreteria, del Dipartimento e degli Uffici con cui ho lavorato in questo 2022 hanno dimostrato competenza ed impegno, ed insieme abbiamo conseguito importanti risultati per il Paese attestati su tutti dal Fondo Monetario. Però non compete a me assegnare un voto all’operato”.

David Oddone