Fin dalle sue origini, la Palestina è stata un luogo di rifugio per i religiosi e un terreno di conflitto tra diverse culture e credenze. Il conflitto armato più recente, noto come “Guerra di Hamas”, ha avuto inizio l’8 ottobre 2023 quando Israele ha dichiarato lo stato di guerra in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre che esercita il controllo sulla Striscia di Gaza. L’inizio della guerra ha provocato non solo danni a livello territoriale, ma anche una grave crisi umanitaria a causa del coinvolgimento della popolazione civile, creando un vasto numero di vittime, feriti e sfollati. Civili coinvolti senza avere nessun tipo di potere in mano.
La Repubblica di San Marino non è rimasta indifferente di fronte alla violenza scaturita da questo conflitto. La giornata del 14 gennaio 2025 rappresenta un passo significativo in questo contesto: le Loro Eccellenze Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi hanno ricevuto Sua Eccellenza l’Ambasciatrice palestinese, Abeer Odeh, ufficializzando l’avvio delle relazioni diplomatiche con lo Stato della Palestina.
S.E. Odeh ha condiviso la testimonianza della situazione attuale, evidenziando la sofferenza che il suo Paese e il suo popolo stanno affrontando. Allo stesso tempo, ha espresso profonda gratitudine nei confronti di San Marino, ringraziando le nostre Autorità per il lavoro e l’impegno profusi nel processo di riconoscimento della Palestina. L’accoglienza riservata all’Ambasciatrice rappresenta un simbolo della solidarietà del popolo sammarinese nei confronti delle famiglie palestinesi coinvolte, nonché un chiaro segnale di contrarietà a qualsiasi forma di violenza.
L’annuncio del 15 gennaio 2025 di un possibile accordo per una tregua tra Hamas e Israele potrebbe rappresentare un primo passo significativo verso la pace. Il Ministro israeliano Bezalel Smotrich, pare abbia espresso contrarietà al provvedimento. Ttuttavia se il negoziato verrà ufficialmente ratificato, la tregua dovrebbe entrare in vigore domenica 19 gennaio con il rilascio di parte degli ostaggi da entrambe le parti. Diverse sono state le reazioni dei cittadini coinvolti al raggiungimento dell’accordo: chi ha festeggiato per strada, chi invece rimane dubbioso e scrupoloso, in attesa di vedere concretamente la fine della guerra.
Nella speranza che il conflitto cessi il prima possibile, noi giovani sammarinesi dobbiamo essere fieri e orgogliosi del nostro Paese che ha deciso di sostenere una causa così importante, e di aver dimostrato che non importa quanto piccoli si è, ma quello che conta sono i valori che sono alla base della cultura di un Paese.
Emily Lazzari
Generazione Libera