SAN MARINO. GIACOMO MANZONI TORNA IL 31 LUGLIO AL TEATRO – Il  Docu-Film di Francesco Leprino MANZONI 90

Sabato 29 luglio –Giacomo Manzoni è uno dei musicisti ed intellettuali italiani più importanti del novecento. Alla sua attività di Compositore con opere eseguite alla Scala di Milano, Comunale di Bologna,… da interpreti come Claudio Abbado, Bruno Maderna, Maurizio Pollini, Giuseppe Sinopoli,… ha affiancato per molti anni quella di critico musicale all’Unità, di traduttore dal tedesco del pensiero di Theodor W. Adorno e Arnold Schönberg, a quella di insegnate di Composizione presso il Conservatorio di Bologna, di Milano, Fiesole e l’Accademia  Nazionale di Santa Cecilia guadagnandosi la nomea di “Maestro dei Maestri”.
Pochi sanno o ricordano che a cavallo degli anni novanta, il M° Giacomo Manzoni ebbe un rapporto molto stretto con San Marino, vennero eseguite qui alcune sue importanti composizioni, tenne dei corsi di composizione proprio al Teatro Titano, contribuì in modo  determinate all’acquisizione di opere del M° Giuseppe Spagnulo.
A trent’anni da quell’esperienza, lunedì 31 luglio alle ore 21:00, il M° Giacomo Manzoni torna al Teatro Titano per presentare il docu-film di Francesco LeprinoMANZONI90”, realizzato nel 2022 per celebrare i novant’anni del compositore (in onda su RaiPaly). Leprino ha raccolto testimonianze importanti e prestigiose per il suo racconto su Manzoni, ma la serata sarà anche l’occasione per ricordare quell’esperienza sammarinese del “Maestro dei Maestri” e raccontare di una stagione che forse, in modo non previsto, ha cambiato la storia della musica sammarinese.
COMUNICATO STAMPA
 
 
 
Giacomo Manzoni (1932) ha cominciato gli studi a Messina con Gino Contilli, concludendoli al Conservatorio di Milano e laurendosi in Lingue presso l’Università Bocconi.
Successivamente è stato redattore per riviste musicali e negli anni ‘60 critico musicale per l’Unità.
Dal 1962 al 1991 ha insegnato alternamente ai conservatori di Bologna e Milano, dal 1988 al 2003 alla Scuola di musica di Fiesole. Ha tenuto seminari e corsi a Granada, Buenos Aires, San Marino, Tokyo, Pechino, Vancouver, Parigi, Santiago, Pescara ecc.
Tra gli interpreti delle sue opere si ricordano Maderna, Markowski, Pollini, Abbado, Muti, Bour, Bertini, Svoboda, Bob Wilson.
Alla composizione Dedica è stato assegnato il “Premio Abbiati” della critica quale migliore novità in Italia nel 1986. Nel 1991 gli è stato conferito il premio “Omaggio a M. Mila” per l’attività didattica, nel 2007 il Leone d’oro alla carriera della Biennale Musica di Venezia, nel 2013 il Premio Principe Gesualdo per la musica. Nel 2016 è uscito a cura di Daniele Lombardi un volume a lui dedicato (Pensare attraverso il suono, ed. Mudima, Milano).
Ha composto lavori per il teatro, tra cui La sentenza (1960), Atomtod (entrambe su testo di E. Jona, 1964), Per M. Robespierre (su testi di Robespierre e altri, 1974) e Dr. Faustus (dal romanzo di T. Mann, 1988); per coro e orchestra, tra cui Ombre (alla memoria di Che Guevara) (testo fonetico, 1968), Parole da Beckett (1971), Hölderlin (frammento) (1972), Il deserto cresce (su testi di Nietzsche, 1993). Inoltre: Masse: omaggio a E. Varèse, per pianoforte e orchestra (1977), Dedica, per flauto, basso e orchestra (su testi di B. Maderna, 1986), Moi, Antonin A., per 2 voci e orchestra (su testi di Artaud, 1997), Più mosso, per 2 pianoforti e archi (2014)
Per orchestra: Studio n.2 (1963), “Insiemi” (1967), Ode (1982), Scene sinfoniche per il Dr. Faustus (1984), Sembianti (2003), Mercurio transita davanti al sole (2006), Progetto Eliogabalo (2009), Studio 2012, e altro.
Da camera: 10 Versi di E. Dickinson, per voce e 16 strumenti (1988), Trame d’ombre, per 2 voci, coro e gruppo strumentale (testo da Zeami, 1998), Oltre la soglia, per voce e quartetto (testi di autrici varie, 2000), 6 canti dal Kokin Sh?, per voce femminile, processori elettronici e tastiera midi (su antichi testi giapponesi, 2007), Quarto rivolto, per sestetto d’archi (2011), Cygnusquintet (2013), Thanatopsis, per baritono e strumenti (testo di W. Cullen Bryand, 2014), Le arance non cadono dal cielo, per coro maschile, violino e 2 percussioni (testo collettivo, 2015) e altre opere da camera, vocali, corali, elettroniche.
Ha pubblicato tra l’altro Schönberg – L’uomo, l’opera, i testi musicati(Milano 1975, rist. 1997), Scritti, a cura di C. Tempo (Firenze 1991), Tradizione e utopia, a cura di A. De Lisa (Milano 1994), Écrits, a cura di L. Feneyrou (Parigi 2006), Parole per musica (Palermo 2007), Musica e progetto civile, a cura di R. Pozzi (Milano 2009); ha inoltre collaborato a pubblicazioni italiane e straniere e tradotto testi di Arnold Schönberge Theodor W. Adorno.