San Marino. Gianfilippo Dughera scrive al nostro direttore e a GiornaleSM!

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

Gian Filippo Dughera

Caro Direttore, vedo con piacere che hai pubblicato l’errata corrige relativa alla mia assenza al processo di ieri  Gatti / Galassi.
Non ho ricevuto nessuna comunicazione perché questa volta, sarei certamente stato presente per rispondere a tutte le domande inerenti il rapporto fra CSA e la polizza intestata a Gabriele Gatti. Posso precisarti che non avendo nulla da nascondere, sulla perfetta regolarità di tale operazione, non avevo alcun motivo di non presentarmi all’invito a testimoniare rivoltami dal commissario della legge che in questo caso evidentemente non ha ritenuto necessario convocarmi.

L’altra udienza mi ha visto assente per un documentato problema di salute. Certo se fossi stato interrogato, avrei dovuto anche dire che gli emissari di Banca Centrale avevano aperto il giorno antecedente la sospensione degli organi amministrativi, la cassaforte che conteneva la busta sigillata dell’incarto della polizza Gabriele Gatti e che ciò risulta da verbale sottoscritto da un notaio sammarinese.

Visto che sei in vena di rettifiche, ti pregherei di rettificare anche l’inciso con il quale mi definivi “negativo” nel caso Filipin. Non ho molta voglia di fare polemiche ma ho sempre e da sempre dichiarato la perfetta e corretta cessione da parte di CSA della controllata Ras.

Quanto a Sean Filipin sono il suo CTP nel processo avanti il giudice del lavoro di Udine contro la sua precedente mandante. Io non sono uomo digitalmente attrezzato, ma ogni tanto guardo la televisione.
Sono certo che tu non faticherai a trovare il filmato di ” Striscia la notizia”  dove un’assicurata di Adriatic finisce contro una vetrina e così potrai farti un’idea, di come operi la compagnia Croata al momento di pagare un sinistro e quanto siano affidabili le comunicazioni di questi signori . Questo per dimostrare che quando qualcuno di Banca Centrale definì Sean Filipin ” pericoloso per la stabilità del sistema finanziario sanmarinese”, aveva ascoltato solo una campana senza curarsi troppo di verificare da che fonti venivano certe notizie.

Molte persone ingiustamente sono poi finite nel tritacarne mediatico della vendita RAS ed un investimento che avrebbe portato un vantaggio competitivo per il Paese è stato bloccato sul nascere con mezzi ed interpretazioni delle norme, che definire “inusuali” appare eufemistico.

Oggi la  Compagnia Sammarinese di Assicurazioni adesso è commissariata. Sarà un caso? A pensar male si fa peccato, diceva Andreotti, ma spesso ci si prende.

Gianfilippo Dughera

 

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