San Marino. Gianni Toffali sul crollo demografico

Il nuovo rapporto Istat sulla dinamica demografica del 2022 ha rilevato che al 31 dicembre i residenti in Italia sono scesi a 58.850.717 persone con un calo di circa 179mila unità rispetto all’inizio dell’anno.
Gli esperti (o sedicenti tali) hanno imputato il crollo delle nascite al basso reddito famigliare. Ipotesi assolutamente falsa.
Il potere d’acquisto, negli anni 70, non era superiore a quello di oggi, eppure, le famiglie erano prolifiche.
Le donne facevano le casalinghe, e ci si accontentava di un singolo stipendio (del marito maschio), di un’utilitaria, di una casa modesta, di una vacanza annuale e di pochi giochi per i figli.
Oggi le donne sono in carriera, le famiglie si permettono auto di lusso per singolo componente, godono di multiple vacanze annuali e perchè, così fan tutti, sostengono spese pazze per gadget elettronici, vestiti griffati e ridicoli costosi tatuaggi.
Tra le donne impegnate fuori casa e gli individui narcisti succubi della pubblicità e dei modelli consumistici indotti dai media, stupirsi del calo demografico o gridare al razzismo  quando un ministro parla di sostituzione etnica (fenomeno tra l’altro già in atto da decenni) manifesta gravissime dissonanze cognitive, nonchè disturbi bipolari ideolologici, da curare celermente.
Gianni Toffali