Riceviamo e pubblichiamo
La notte di capodanno mi è successa una cosa decisamente inaspettata.
Ma procediamo con ordine, l’età avanza, e non vorrei farvi troppa confusione.
I miei adorati figli e nipotini mi hanno regalato un nuovo telefonino.
Ho passato il pomeriggio del 31 a farmi installare sul mio nuovo fiammante smartphone ogni tipo di diavoleria.
Anche se la cosa a cui tenevo di più era avere l’applicazione di DAZN sul telefonino per avere sempre con me la bella Diletta Leotta ed i suoi occhioni.
Verso la fine del cenone ho ricevuto un SMS su Whatsapp.
L’sms era di Gino.
Pensavo fosse il solito messaggio di auguri.
E invece c’era scritto un lapidario “GUARDA” con allegato un video.
Il video mostrava le immagini dell’incendio sul Pianello che ha danneggiato parte del Bosco delle Emozioni, una delle attrazioni principali del Natale delle Meraviglie.
Incendio prontamente spento dal personale del noto ristorante “La Taverna”a cui va il mio plauso.
Rimasto sgomento ho risposto a Gino:”Ma è successo davvero?”.
Gino mi ha risposto in tempo record: “È tutto vero. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio. Se ci pensi però non ci poteva essere epilogo più coerente sulla nostra amata Piazza della Libertà dopo questo annus horribilis. Auguri Compagno e amico di sempre. Ci vediamo domani sullo Stradone alla solita ora”.
Nei minuti successivi ho riguardato più volte il video quasi fossi stato soggiogato dal magnetismo proveniente dalle immagini delle fiamme.
Ho poi ripensato all’espressione annus horribilis utilizzata da Gino che mi ha fatto scattare nella mente una carrellata con tutti gli eventi succedutisi nei mesi scorsi: la patrimoniale, l’arabo scappato dopo averci preso per il naso promettendoci ospedali alberghi aeroporti e banche internazionali, l’ordinanza Titoli, i giudici condannati, gli scioperi, gli articoli negativi della stampa internazionale, il Polo del Lusso che non parte ma ci scavano scavano scavano e sembra sempre più un sito archeologico, la storia della moglie del Segretario alla Sanità assunta e poi licenziata, la vicenda delle targhe, le dimissioni che non arrivano dai vertici della Banca di San Marino dopo la bocciatura da parte dei proprietari e l’assurda chiusura di Asset culminata con la recente sentenza che ha ribaltato una serie di scelte scellerate di Governo e Banca Centrale.
Mi è venuto un gran mal di testa e anche un po’ di scoramento nonostante attorno a me ci fosse tanta euforia poiché i miei familiari giustamente festeggiavano.
Per evitare di rovinarmi troppo la serata rischiando di non godermi figli e nipoti e ho chiuso ogni pensiero inviando un SMS di riposta a Gino: “Ok. A domani sullo Stradone. Come sempre hai ragione”.
Perché questa è la verità, Gino ha sempre ragione.
Gino e Pietro