Abbiamo dato conto ieri del report relativo all’anno 2018 che sintetizza il lavoro svolto dall’Agenzia di Informazione Finanziaria. In quella sede abbiamo messo a parte i lettori del caso di una signora africana particolarmente dedita alle attività filantropiche con conti movimentati in maniera anomala. Riteniamo utile porre in evidenza anche un altro caso rappresentato nel report. Scrive Aif: “Come di consueto, nel presente paragrafo di chiusura l’Agenzia intende fornire alcuni sommari elementi informativi riguardanti taluni casi che hanno formato oggetto di analisi e successiva trasmissione all’Autorità Giudiziaria. La descrizione sintetica di tali casi, opportunamente anonimizzati, risponde alla precipua esigenza – costantemente palesata dagli organismi internazionali – di rendere noti ai Soggetti Designati schemi operativi, tipologie di comportamento anomali e tecniche poste in essere per dissimulare la presunta origine illecita dei fondi. Nella circostanza, inoltre, si rammenta che l’AIF, sul proprio sito internet, raccoglie e pubblica le varie tipologie, metodi e trend di riciclaggio e finanziamento del terrorismo osservati a livello internazionale”. Il secondo caso descritto da Aif all’interno del report riguarda una persona fisica italiana, un imprenditore nel settore dei giochi che per un decennio ha intrattenuto rapporti bancari con San Marino movimentando cifre importanti. Ad un certo punto però l’imprenditore ha deciso di chiudere tali rapporti chiedendo di trasferire il saldo su nuovi rapporti sammarinesi intestati alla moglie e alla suocera, entrambe con cittadinanza estera. Gli accertamenti conseguenti hanno fatto emergere che l’imprenditore italiano è stato coinvolto in vari procedimenti penali nel proprio paese, molti dei quali collegati a reati nel settore dei giochi d’azzardo e mediante l’ausilio di una vera e propria organizzazione criminale”.
