
Facciamo alcune domande a Luca Lazzari, uno dei leader del PSD:
Luca Lazzari viene da un’esperienza in Sinistra Unita ed ora è approdato alla dirigenza del Psd con la collaborazione del Sds Pedini Amati. Che differenze ha riscontrato? Questione reggenze di garanzia. Qual è la sua impressione di tuttO questo caso? Quali obiettivi ha il Psd per questo paese per il prossimo futuro?
LUCA LAZZARI: ”Sono passati quasi una ventina d’anni da quando ero con Sinistra Unita. Quella era una fase dove tutti stavamo cercando di capire come muoverci dopo la fine del Partito Comunista. Volevamo cambiare le cose, ma forse non nel modo più pratico. E poi, c’era questo tentativo di tenere alta la moralità di fronte a un’economia che correva veloce, forse troppo. Il mio passaggio al PSD, insieme a Pedini Amati, è avvenuto dopo aver cercato insieme di coltivare i valori della sinistra nell’ambito dei movimenti. Nonostante il PSD sia attualmente un partito in fase di rilancio e ricostituzione, la presenza della sua storia è forte, e sapere di farne parte mi fa sentire onorato. Io e Pedini Amati siamo entrati nel PSD cercando di portare un po’ di quello spirito di rinnovamento che da sempre ci accompagna, nel rispetto di quello che il PSD rappresenta.
La nomina della Reggenza di garanzia è stata un bel colpo di scena. È stata un’importante manovra politica, che ha visto il PSD e Libera collaborare insieme per promuovere un modello di Reggenza più inclusivo e rappresentativo. Questo sistema, che prevede la nomina di rappresentanti sia della maggioranza che dell’opposizione, è un passo avanti significativo nel migliorare le pratiche democratiche della nostra Repubblica. L’approccio bipartisan alla Reggenza non solo anticipa uno spirito di maggiore collaborazione in vista delle imminenti elezioni, ma rafforza anche il principio secondo cui le istituzioni devono rispecchiare la pluralità e il dialogo. Sebbene l’attuale sistema di Reggenza abbia i suoi meriti storici e culturali, riconosciamo la necessità di un suo aggiornamento per garantire che rimanga al passo con i tempi.
Il PSD e Libera stanno lavorando sodo per diventare il punto di riferimento per chi a sinistra cerca stabilità e idee chiare. Dopo anni in cui la sinistra era un po’ come un puzzle con i pezzi sparpagliati, ora stiamo rimettendo tutto insieme. Il nostro obiettivo? Modernizzare il paese, aprirlo al mondo, ma con gradualità, prudenza e criterio. Vogliamo che San Marino sia pronto a giocarsi le sue carte nel grande gioco internazionale. Ma attenzione. La nostra gente deve restare al sicuro: rafforzare il welfare state è un obiettivo scritto nel nostro dna. Insomma, stiamo cercando di dare una spinta nuova, senza perdere di vista chi siamo e da dove veniamo.”