In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, Libera ribadisce con forza il proprio impegno affinché la Repubblica di San Marino sia una comunità in cui ogni persona possa vivere pienamente i propri diritti, senza barriere, senza discriminazioni e con pari opportunità reali. La disabilità non è una condizione che riguarda “altri”: riguarda tutti noi, come società. La maturità di un Paese si misura nella capacità di ascoltare, accogliere e includere, riconoscendo nella diversità una straordinaria occasione di arricchimento umano e collettivo. Purtroppo, ciò che vediamo troppo spesso è un ritorno a logiche di ghettizzazione del “diverso”, scelte più semplici rispetto a quelle dell’inclusione profonda, che richiede coraggio culturale e responsabilità politica. Superare un approccio paternalistico significa riconoscere autonomia, indipendenza e autodeterminazione alle persone con disabilità, non relegarle al ruolo di soggetti deboli da proteggere con frasi di circostanza. Come forza politica progressista e attenta al sociale, riteniamo prioritario che l’azione pubblica sia guidata dai principi di dignità, autonomia, accessibilità, partecipazione e piena indipendenza. In questi mesi abbiamo approfondito il confronto con un’elaborazione concreta per rendere effettiva la legge sull’inclusione lavorativa, strumento fondamentale per garantire accesso al lavoro, alla formazione e a percorsi professionali dignitosi. È necessario dirlo chiaramente: gli inserimenti lavorativi devono essere realizzati sia nel settore pubblico che nel privato, perché il diritto al lavoro non può conoscere eccezioni o compartimenti. Accanto al lavoro, rivendichiamo con forza anche il tema della vita indipendente, che deve passare attraverso il riconoscimento economico e contrattuale delle figure fondamentali dei caregiver e degli assistenti personali. Senza questo, parlare di autonomia rischia di essere solo retorica. Un altro nodo cruciale è quello dell’accessibilità reale. Oggi, persino molte sedi istituzionali e sociali – comprese, ad esempio, numerose sedi delle Giunte di Castello, meno della metà delle quali totalmente accessibili – non permettono a una persona con disabilità di partecipare democraticamente alla vita pubblica. Come può una persona impegnarsi se non può fisicamente entrare nei luoghi della partecipazione? Le barriere, purtroppo, sono ancora tantissime, e rappresentano ostacoli non solo architettonici, ma culturali e sociali. Siamo già sulla strada per affrontare queste sfide: abbiamo avviato un percorso di lavoro intenso, che intendiamo proseguire con serietà, costanza e ascolto, mettendo al centro le persone e non le categorie. In questa giornata rinnoviamo il nostro impegno: Costruire una San Marino più giusta, più accessibile, più autonoma, più inclusiva e più umana, dove nessuno sia escluso e dove ciascuno possa esercitare pienamente i propri diritti di cittadinanza.
Comunicato stampa – Libera – San Marino












