San Marino. Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, messaggio eccellente da parte della Reggenza … di Marco Severini

Ho letto con vero piacere il messaggio di parte della Ecc.ma Reggenza in occasione della giornata mondiale della libertà di stampa e l’ho trovato molto centrato, attuale e soprattutto corretto e puntuale. Mi sta piacendo molto questo duo reggenziale! Devo ammetterlo.

Qui di seguito elenco alcuni brani del messaggio che a mio parere sono degni di nota, e precisamente: ”Questa Giornata fu istituita per tutelare e promuovere i principi  della libertà di opinione ed espressione, e il diritto di ogni individuo a  cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee, già sancito dall’articolo  19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e dall’articolo 10  della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle  Libertà Fondamentali. La Reggenza è profondamente consapevole del valore di una stampa  libera, indipendente e pluralistica quale bene pubblico da tutelare a  garanzia dei fondamentali diritti dei cittadini e di un’autentica democrazia

ed ancora: ”La libertà di informare e il diritto ad essere informati sono principi  inscindibili. La stampa riveste un ruolo strategico nel promuovere la più  ampia e responsabile partecipazione della cittadinanza alla vita  democratica. Essa è a fondamento di un’informazione trasparente, seria,  autorevole, indipendente rispetto a qualsiasi pressione, non condizionata  dagli effetti che può ingenerare ma vincolata piuttosto all’osservanza delle  norme che ne disciplinano l’esercizio e, sopra ad ogni cosa, della  correttezza e della deontologia professionale. La Dichiarazione dei Diritti del 1974 – Legge fondamentale dell’Ordinamento Sammarinese – in conformità ad un principio ben  radicato in ogni vera democrazia, riconosce a tutti le libertà civili e politiche  e tra queste il diritto di manifestazione del pensiero, diritto che costituisce la base della libertà di informazione, dunque della libertà di stampa che storicamente la rappresenta.’

e soprattutto:Se è vero che la libertà di stampa è il metro con cui si misura una  democrazia compiuta, è altresì vero che questa libertà non è solo un diritto  dei giornalisti o comunque di chi fa informazione ma è innanzitutto un  diritto dei cittadini. Al diritto e al dovere di essere liberi nell’informare corrispondono il diritto e il dovere del destinatario dell’informazione di  pretendere che sia così. Il bene comune è, infatti, la verità  dell’informazione, in quanto una informazione vera e corretta è lo  strumento imprescindibile per formare cittadini consapevoli, per creare  una coscienza civica indipendente e dunque per consentire la fattiva  partecipazione di tutti alla vita delle propria comunità. In questo senso la libertà di stampa è tra le libertà più preziose per  l’esercizio della sovranità popolare e dunque per il consolidamento e la  tutela della democrazia.”

Basterebbe questo per farmi sentire la necessità di stringere la mano ai due capi di stato che hanno brillantemente rappresentato le lotte che ho combattuto negli ultimi anni contro coloro che cercavano addirittura di vietarmi di scrivere, anche attraverso il ricorso enti statali come la precedente direzione dell’Autorità Privacy, che sembravano ignorare le leggi e le sentenze sulla libertà di stampa. Grazie alle parole pronunciate dai capi di stato, il mio cuore è colmo di gratitudine e ammirazione per coloro che mettono al primo posto il rispetto della libertà, inclusa la libertà di informazione. Libertà e verità, temi a cui ho dedicato gli ultimi 16 anni della mia vita.

Poi questo passo è stupendo e nel quale mi immedesimo totalmente: ”Fondamentale, pertanto, il ruolo del giornalista e degli operatori  della stampa in genere. Un ruolo anche educativo e di formazione del  lettore ad un orientamento critico. Un ruolo certamente nobile, complesso  e delicato al contempo che va difeso e tutelato così come vanno difesi e  tutelati coloro che esercitano questa professione quali testimoni di verità,  attraverso le parole e le immagini. E che vanno ben distinti da chi diffonde  notizie false e distorte che non solo ledono il diritto del lettore ad una  informazione corretta e veritiera, ma rischiano di delegittimare anche il  lavoro arduo di chi opera con professionalità e onesta intellettuale in  questo settore delicatissimo. E tra questi il lavoro di chi per assicurare una  cronaca autentica, per denunciare e documentare violenze e tragedie  mettono a repentaglio la propria vita nell’esclusivo interesse della verità.”

Parole eccezionali dei Reggenti a cui va tutto il mio plauso e la mia totale gratitudine.

Grazie.

Marco Severini