Un osservatore sammarinese per garantire la trasparenza del voto in uno dei momenti più delicati della storia recente dell’Asia Centrale. Gerardo Giovagnoli, Capo della Delegazione Consiliare presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, parteciperà alla missione internazionale incaricata di monitorare le elezioni parlamentari in Kirghizistan, previste per domenica prossima.
In una nota diffusa oggi dalla Segreteria Istituzionale, si ufficializza la partenza del consigliere, selezionato all’interno di una ristretta Commissione Ad Hoc composta da soli 11 membri in rappresentanza dei diversi gruppi politici di Strasburgo. La missione si svolgerà da venerdì 28 novembre a lunedì 1° dicembre e avrà il suo centro operativo nella capitale Bishkek.
Il contesto in cui Giovagnoli e i colleghi europei si troveranno ad operare è tutt’altro che sereno. Il Paese arriva a queste elezioni anticipate in un clima rovente: negli ultimi giorni si è registrato l’arresto di diversi leader politici accusati di preparare un’insurrezione post-elettorale, addebiti che gli interessati e i loro sostenitori respingono con forza. A complicare il quadro, come evidenziato dagli osservatori internazionali, c’è la recente riforma dei confini dei comuni rurali e delle città, un ridisegno amministrativo che rischia di creare pericolosi squilibri nella rappresentanza parlamentare.
Il protocollo della missione prevede un’agenda serrata. Dopo una fase preparatoria con briefing congiunti sullo svolgimento della campagna elettorale, l’attenzione si sposterà sulla giornata chiave di domenica 30 novembre. In quell’occasione, Giovagnoli valuterà direttamente le procedure di voto: dall’apertura dei seggi alle operazioni di spoglio. L’attività si concluderà il giorno seguente con un de-briefing e una conferenza stampa ufficiale, durante la quale la delegazione renderà noto il proprio giudizio sulla regolarità democratica della consultazione.














