“Istanza n.18 – per l’installazione su tutto il territorio – ed in particolare nelle sedi delle Scuole
Secondarie Superiori – di distributori automatici di profilattici /approvata con 23 voti a favore , 15
contrari e 1 astenuto.”
Questa l’Istanza d’Arengo che il Consiglio ha approvato. Per noi, dicono, perché abbiamo gli
ormoni da gestire, perché ci deve essere garantita una certa riservatezza nel procurarci profilattici,
perché ci vergogniamo di acquistarli in farmacia e per l’attenzione che uno stato deve ai suoi
giovani. Ma a noi, che siamo fra quelli che dovrebbero mettere la moneta nella macchinetta in
corridoio, non è stato chiesto nulla. Abbiamo altre necessità, vorremmo andare in bagno trovando
la carta igienica o uscirvi con le mani asciutte, preferiremmo non doverci pagare le fotocopie o
andare in uscita. In sintesi, preferiremmo che l’attenzione ai giovani fosse posta anche su ciò che
ci occorre veramente, dato che la risposta è sempre “non ci sono soldi”.
Se poi il tema della sessualità o in generale delle dipendenze è di interesse e genera
preoccupazione ben vengano incontri sulle malattie sessualmente trasmissibili o testimonianze
reali come accaduto nel più recente “Mondo Stupefacente”.
Siamo convinti invece che un’azione come quella proposta ed accettata in Consiglio acquisti un
significato molto preciso, già sottolineato dal testo dell’istanza che non condividiamo trattando
concetti quali la “cultura della sessualità”.
Noi preferiremmo parlare di educazione all’affettività in quanto crediamo che il valore della persona
non passi né dalla “tecnica” sessuale né da preservativi a scuola i quali sono acquistabili in altri
luoghi, adibiti allo scopo.
A voler essere sinceri ci chiediamo anche come si possa garantire riservatezza in un istituto dove
non sei uno qualunque ma potresti essere additato come il ragazzo di II che fra la quarta e la
quinta ora ha comprato il profilattico “alle macchinette”.
Siamo grati dell’attenzione rivolta a noi, ma chiediamo di aiutarci invitando chi ci rappresenta ad
avere sempre a cuore la nostra formazione di uomini e donne, e non solo di maschi e femmine.
I giovani dell’Oratorio “Don Bosco” di San Marino