San Marino. Giudici italiani che vogliono comandare su 33.000 sammarinesi … di Marco Severini

Giudici italiani che vogliono comandare su 33.000 sammarinesi questo è quello che è venuto fuori dal dibattito di ieri in Consiglio Grande e Generale.

Negli interventi dei vari consiglieri è venuto fuori come questi giudici italiani, che peraltro hanno ben lauti stipendi, avrebbero mancato di rispetto, in una loro lettera indirizzata al Consiglio d’Europa, addirittura alla Reggenza, suprema magistratura sammarinese, ed alle istituzioni.

Ma c’è di piu’, a sentire i vari interventi dei consiglieri alcuni di questi giudici non si sono nemmeno alzati in piedi durante gli interventi nell’ultimo Plenario; lo si fa per rispetto alla Reggenza. Probabilmente si sentono superiori alle leggi ed alle consuetudini sammarinesi … anche perchè se un giudice commette un reato e viene rinviato a giudizio, come nel caso di Buriani ad esempio, non c’è ad oggi, un altro giudice che possa giudicarlo, con buona pace del fascicoli aperti che probabilmente andranno in prescrizione.

Dopo queste esternazioni dei vari consiglieri ho subito pensato che però il 27 del mese il rispetto verso i sammarinesi che gli pagano lo stipendio, lauto stipendio, questi giudici ce l’hanno.

Addirittura la Prof.ssa Laura Di Bona è stata oggetto anche di un nostro articolo dove evidenziavamo come l’ex Magistrato dirigente Prof.ssa Valeria Pierfelici, in una sua relazione annuale, avesse rilevato quanto fosse esiguo il numero di sentenze da lei fatte. (Avevo scritto che era stata retribuita in 4 anni circa 70.000 euro all’anno per 8,5 sentenze! 8.235 euro a sentenza! Con un arretrato di sentenze civili pari a 46!!!!9

PER CHI VUOLE LEGGERLO, ECCO L’ARTICOLO

La nostra eroina inoltre, con un piccolo gruppo di giudici di nazionalità italiana – tutti tranne uno che è il sammarinese Simoncini che dovrebbe saltare con Guzzetta ed i due giudici d’appello con l’attuazione dell’interpretazione autentica della legge qualificata 01/2020 –  vorrebbe, dopo aver incassato alcuni anni fa l’eliminazione del rinnovo triennale su votazione/approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale – GRAVE ERRORE -, radicare nel territorio sammarinese una vera e propria entità autonoma, uno stato nello stato, che, però, dovrebbe giudicare i sammarinesi ma che per assurdo non potrebbero, questi giudici, essere giudicati stante l’assenza – decennale – del giudice dei giudici.

Quindi affrancarsi dal controllo del popolo sammarinese e della Reggenza e addirittura comandare i 33.000 sammarinesi.

Ben ha detto il consigliere Matteo Zeppa nel suo intervento in Consiglio di ieri: ”Se vogliono fare atti politici che si candidino e vengano eletti”. Peccato che nessuno, o quasi, sia sammarinese e quindi nessuno, o quasi, possa aspirare a sedere in Consiglio Grande e Generale ed emanare leggi.

Bisogna stare molto attenti a quello che potrebbe succedere se continuiamo su questa china.

Bisogna fare attenzione soprattutto alla spoliazione del potere che è del popolo a favore di una oligarchia giudiziaria che potrebbe comandare su tutti i sammarinesi attraverso le proprie sentenze e non solo.

”La situazione è grave ma non è seria”.

/ms