PROCESSO DEL 13.10.2015 – GIUDICE DI PRIMO GRADO COMMISSARIO DELLA LEGGE AVV. ROBERTO BATTAGLINO – TRIBUNALE UNICO SAN MARINO
Continua il processo a Huber Elisabetta, amministratore della Ditta Fasea di Fiorentino, accusata – come responsabile – di attentato alla salute pubblica.
L’udienza prosiegue e vengono escussi alcuni testimoni. E’ la volta del Sig. Conti che dichiara: io abito in Via Monteseghizzo e la mia abitazione è a ridosso della ditta Fasea. Ho questa realtà di fronte a 30 metri. Vedo trascuratezza e degrado, e penso di correre dei forti rischi e dei pericoli. Vedevo una copertura di eternit piuttosto estesa. Dalla mia finestra e dal mio giardino, che è vicino al parco giochi; la copertura era la mia altezza. Era evidente la rottura ed il colore delle coperture in eternit.
Sono residente dal 2009 vicino alla Fasea. La comunità di Fiorentino ha sempre parlato della realtà di Fasea. Si parlava di questa pericolosità.
Adr. (a domanda risponde ndr) Mi sono trasferito sempre nella stessa via ma più vicino alla Fasea perchè il proprietario precedente dell’immobile locato ha deciso di vendere la proprietà. E mi sono trasferito li vicino per non far cambiare area alla figlia della mia compagna/moglie.
Adr. Potevo vedere questo ammasso di rifiuti, di eternit sulle coperture ma vedevo altre lastre di eternit dalla mia finestra. Vedevo una rimessa e parte dell’interno della rimessa. Vedevo i fusti ed il cumulo di rifiuti tra le paratie di cemento.
Adr. Vedevo dei fusti che era evidente che erano messi male, si vedevano delle fuoriuscite dai coperchi.
Adr. Visivamente e non con il cannocchiale. I bidoni potevano essere a 15 metri. Non era necessario un binocolo.
Adr. Vedevo un bidone che sversava liquido. C’era anche un evidente macchia sul terreno e si vedeva la differenza di colore sul terreno che era più scuro rispetto al colore del terreno circostante.
Adr. Dal parco giochi si vedeva benissimo. E’ confinante ed era solo diviso da una rete.
Adr. E’ vero che durante le riunioni della Giunta di castello di Fiorentino veniva trattato questo argomento. Anzi alcune riunioni si facevano proprio per quello. Si è poi costituito il comitato perchè si è pensato di fare qualcosa per la salute nostra e dei nostri figli. Non si può accettare una copertura di eternit di quelle dimensioni ed in quello stato vicino 30 metri dalle nostre case.
Adr. Il comitato chiese e li ebbe diverse incontri con le autorità.
Adr. Il tetto di eternit era già, nel 2009, rotto; si vedevano lastre rotte e fuoriposto. Dato che si tratta di una copertura che era li da 40 anni si vedeva che era deteriorato. Non era un tetto integro, a mio avviso.
Adr. Io sono intervenuto dopo la perizia dell’Ing. Grossi e mi sono basato sui documenti che erano già agli atti. Ho rilevato una gestione non conforme dei rifiuti all’interno dell’azienda, come dello stato di abbandono dell’azienda stessa. Era presente dell’amianto nel tetto frantumato e staccato. Quindi confermo quanto periziato precedente. L’ing. Grossi parlava di quadro elettrico divelto, e dato che si tratta di un’azienda che tratta infiammabili poteva essere un rischio per un’eventuale incendio.
Vicebrigadiere Gendarmeria Alex ZANOTTI.
Adr. Le fotografie parlano da sole. Mi sembra di sognare, le lastre c’erano ed erano in pessime condizioni. C’erano lastre di amianto letteralmente tritate. Più di questo non so quali prove ci vogliano. Erano collocate nel piazzale centrale di Fasea, all’interno del sito industriale. C’era nella zona centrale una discarica a cielo aperto di proprietà Fasea. La quantità era elevata, ma cambia poco il numero. Comunque era una quantità notevole. E’ difficile conteggiarle; se fossero state 5-10 si faceva subito. Ma sono molte per questo è difficile provvedere alla loro sommatoria.
Adr. Sono state reperite anche esternamente dalla proprietà Fasea delle lastre di eternit.
Adr. Ho la residenza in Via Monte Seghizzo, 39 ed abito vicino alla Fasea. E’ una fabbrica che ho visto tutti i giorni sino a che non ho abitato fuori.
Adr. Nel mio rapporto ho sentito una serie di persone. Berardi Marino e Marani Pio che non sono stati sentiti in istruttoria.
FRIZIONI TRA L’AVV. BACCIOCCHI, PARTE CIVILE ED IL TEST ZANOTTI. L’AVVOCATO BACCIOCCHI DICE CHE IL CONFLITTO D’INTERESSE DEL VICEBRIGADIERE ZANOTTI E’ PALESE.
Adr. Ho agito su mandato di un magistrato e non di mia iniziativa. Ci sono delle tubazioni, fatti esterni alla recinzione della Fasea, che nel rapporto viene fuori un’altra cosa. Cioè non viene fuori.
Adr. Non ho sentito sia Marani che Berardi. Ma non penso che siano stati importanti dato che lo stesso Marani si è contraddetto più volte. I miei genitori hanno saputo che io indagavo su questo caso dai giornali.
Adr. Non ho fatto, nella mia indagine, alcun conteggio; non contato le lastre di eternit perchè erano tantissime, non ho contato i bidoni.
ALZANO LA VOCE ENTRAMBI, SIA ZANOTTI CHE L’AVV.BACCIOCCHI
Adr. Dico che le tubazioni appena dopo la recinzione vengono da Fasea, perchè basta leggere la perizia dell’Ing.Grossi. L’inquinamento del terreno, fuori dalle tubazioni, era ben 700 volte superiore ai limiti consentiti. Il terreno erano tossico.
Adr. Quando noi siamo andati c’era il tubo, ed ora non c’è più. Chi lo ha tolto?
Adr. C’è comunque una griglia di recupero è della fasea. E c’è ancora.
Adr. Non abbiamo fatto foto a tale tubo di scarico.
Adr. Non siamo stati presso gli uffici competenti una mappa degli impianti fognari. Ma non lo ritengo fondamentale.
Adr. Non abbiamo proceduto a verificare la percentuale di amianto all’interno delle lastre stesse. Ma vi era amianto varieta crocidoide, il più cancerogeno. Non abbiamo fatto periziare la percentuale di amianto dentro le lastre.
Le foto che ho inserito nel mio rapporto sono di Google Heart e sono di diversi anni e si denota l’evoluzione del piazzale negli anni.
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Nella prossima udienza, che si svolgerà il 13 novembre 2015 alle 09,30, verranno escussi i testimoni Amici, Brandi, e l’imputata. E’ probabile che si arriverà sia alle conclusioni che alla sentenza.
/ms