San Marino, 18 agosto 2025 – La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio, in riferimento alle recenti dichiarazioni dei Sindacati sui controlli fiscali, intende offrire un quadro scevro da interpretazioni strumentali. L’analisi del Sindacato, pur nel suo ruolo di rappresentanza degli interessi di categoria, presenta una narrazione selettiva e incompleta, non rendendo giustizia alla complessità e all’efficacia delle azioni intraprese dall’Ufficio Tributario. Le asserzioni su presunti “toni trionfalistici” o su un approccio sbilanciato tra controlli su persone fisiche e giuridiche ignorano la realtà operativa e la progressione metodologica della nostra amministrazione fiscale.
È fondamentale collocare i dati nel loro giusto contesto. Il numero di controlli e i relativi risultati in termini di recupero di imposte non possono essere giudicati isolatamente, bensì vanno letti alla luce delle dinamiche economiche, della composizione del tessuto produttivo e del quadro normativo internazionale. L’enfasi posta dal Sindacato sulla presunta sproporzione nei controlli tra persone fisiche e società ignora la palese disparità numerica tra le dichiarazioni presentate da entrambe le categorie. Un dato di fatto che rende irrilevante ogni confronto diretto e numerico tra le due tipologie di controllo.
Le maggiori entrate da accertamento non sono un mero dato statistico, piuttosto riflettono l’impegno costante dell’Ufficio Tributario nel garantire il rispetto delle normative e un’equa contribuzione. L’attività di controllo non si riduce al solo recupero di sanzioni e imposte, ma svolge anche un ruolo di deterrenza e di supporto al contribuente. L’assistenza fornita ogni giorno dal personale qualificato e competente dell’Ufficio Tributario, a professionisti e cittadini, è un modello di prossimità che non trova eguali in altre realtà. Un’amministrazione fiscale che agisce con trasparenza e vicinanza al cittadino non può essere definita “trionfalistica” per il solo fatto di aver fornito dati oggettivi, richiesti e messi a disposizione proprio per ragioni di trasparenza.
“La nostra politica fiscale non si basa su ‘sentori’ o congetture, ma su dati, analisi rigorose e un approccio che mira alla giustizia sociale e alla sostenibilità del sistema”, ha affermato il Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Marco Gatti. “L’attività di controllo, come dimostrato dalla rendicontazione fornita in Commissione, si sta evolvendo per rispondere alle nuove sfide globali, che richiedono sempre più conoscenza e preparazione tecnica. L’Amministrazione fiscale sammarinese è pronta a cogliere queste sfide, investendo in strumenti e competenze. Non accettiamo la narrazione di un esecutivo disinteressato o che si limita a ‘tassare i soliti noti’. Al contrario, la nostra azione è orientata a combattere l’elusione fiscale in ogni sua forma, con l’obiettivo ultimo di costruire un sistema equo per tutti i sammarinesi. Le riforme in corso, come il progetto di legge per l’Imposta sul Reddito, prevedono l’introduzione di meccanismi di controllo sempre più automatici e sofisticati, che verranno applicati con imparzialità, a prescindere dalla tipologia di contribuente. Le critiche del Sindacato, sebbene comprensibili nel loro intento di tutela, rischiano di minimizzare gli sforzi e l’impegno di un’intera Amministrazione”.
La Segreteria di Stato e il Dipartimento Finanze esprimono profonda gratitudine per il lavoro quotidiano e la dedizione dimostrati dai dipendenti dell’Ufficio Tributario – pure loro, lo ricordiamo, lavoratori che meriterebbero maggiore rispetto! – in particolare per coloro che operano nelle Sezioni Imposte Dirette, Controlli e Accertamenti IGR. Il loro impegno include un costante supporto normativo e tecnico, fondamentale per l’adempimento corretto degli obblighi fiscali.
Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio
– comunicato stampa –