San Marino. Giustizia, Sds Lonfernini le canta alle opposizioni: “Leggi violentate”

La realtà, è noto, supera ogni fantasia. E così sebbene sia davvero difficile da credere – ma tutta la scorsa legislatura si è caratterizzata per essere in certo senso surreale anche se poi le conseguenze per i cittadini si sono rivelate drammatiche e sin troppo reali! – coloro che attraverso le proprie scelte hanno prodotto il caos in Tribunale in questi giorni in Consiglio Grande e Generale si stanno sgolando dai banchi dell’opposizione chiedendosi il perché questo governo – che a distanza di un solo mese dal suo insediamento avrebbe a loro avviso addirittura toccato il fondo – porti come primo atto politico degli interventi in materia di giustizia. Crediamo non sia rimasto un solo cittadino in tutta la Repubblica a non saper rispondere a questa domanda. I disastri che sono stati fatti sono sotto gli occhi di tutti, la necessità di porvi rimedio è talmente sentita tra le persone come la reale urgenza del Paese che esse hanno riposto la propria fiducia proprio in quelle forze che in campagna elettorale avevano dichiarato che il primo atto sarebbe stato riportare in equilibrio la giustizia. E così in un intervento denso di peso specifico è stato il Segretario al Lavoro Teodoro Lonfernini a fare apparire ridicole alcune piazzate da osteria dei consiglieri di opposizione.
“Se davvero lei Renzi – ha detto – vuole che noi diciamo ai nostri concittadini perché dobbiamo intervenire sulla giustizia, lei stesso dovrebbe ripercorrere tutti i passaggi della legislatura precedente quando le leggi, in particolare quelle che riguardano la giustizia, sono state violentate. Ma allora voi tiravate dritto, senza ascoltare alcun tipo di ragione. Senza darci minimamente retta quando spiegavamo che il prof. Guzzetta (che rispetto dal punto di vista professionale) non aveva i requisiti per sedere all’interno del nostro Tribunale perché la legge parlava chiaro. Non vedo allora il perché di questo grande stupore se questa maggioranza ritiene prioritario riportare logiche di certezza del diritto a partire dalle nostre fonti. Incontro tante persone che dichiarano che vorrebbero venire a San Marino per le sue tante opportunità le quali però decidono di non venire perché sul Tribunale negli ultimi anni è stato fatto qualcosa di indescrivibile. La politica ha voluto mettere le sue mani nel Tribunale e noi non vogliamo farlo più. Ecco perché è necessario un intervento immediato”. Lonfernini ha poi proseguito chiedendo conto a Renzi e Ciacci del perché anziché adottare riforme urgenti nell’ambito della giustizia nella precedente legislatura abbiano invece voluto mettere mano alle leggi che regolano il nostro sistema giudiziario. “Come mai – è la domanda da fare – non si è agito nell’ambito della giustizia per ridurre i suoi tempi, come mai le persone devono ancora attendere 7-8 anni per una causa di sfratto e 10 anni per una causa di divorzio?” Si sarebbe dunque violato un equilibrio che avrebbe generato il caos. “Le leggi che regolamentano la giustizia vanno a toccare nervi fondamentali per il Paese e la loro modifica può portare a ferite molto gravi. Vi rimando alla rilettura di quanto scriveva il prof. Guido Astuti quando parlava di circostanze legate al mantenere un vecchio patrimonio di norme. Leggetelo – ha detto Lonfernini rivolto alle opposizioni – per rendervi conto di cosa avete combinato. Sono state toccate leggi antiche che da noi funzionano”. E senza panegirici Lonfernini ha spiegato con chiarezza perché si sarebbe intervenuti, appena un anno fa, con la modifica di determinate leggi. “E’ stata cambiata una legge, esattamente un anno fa per immettere nel nostro Tribunale un dirigente che non aveva i requisiti”. Infine il segretario Lonfernini ha portato un esempio concreto per far comprendere a chi ancora non lo avesse capito, cosa nell’ambito della giustizia è realmente accaduto.
“Nella scorsa legislatura il sottoscritto per conoscere quello che si discuteva in aula, i verbali della commissione giustizia, ha dovuto rivolgere una denuncia alla gendarmeria e al Tribunale. Il commissario della legge di fronte ad un atto palese di fuoriuscita di documenti che dovevano rimanere secretati e che invece sono stati trovati nella redazione di un giornale, ha archiviato il procedimento con la motivazione che non essendo io membro della commissione giustizia, non avevo la legittimità a svolgere la denuncia. E’ come se avessi denunciato un omicidio: come se di fronte alla presenza del corpo e dell’arma del delitto, qualcuno continuasse a dire che la persona è morta di infarto. Io una giustizia del genere non la voglio nel mio Paese”.
Votato ieri nel tardo pomeriggio il progetto di legge qualificata ‘Composizione del consiglio giudiziario in seduta plenaria” con 36 voti a favore e 11 contrari.

Repubblica Sm