Con gli arresti in successione di Claudio Podeschi, Fiorenzo Stolfi e Gabriele Gatti, padroni assoluti del Paese negli ultimi trenta anni, la Magistratura ha impresso una svolta decisiva per procedere alla pulizia del Paese e per una ripresa morale nella gestione della cosa pubblica. Anche se ancora c’è molto da fare, una fase nuova e incoraggiante si è aperta. Sta ora alla buona politica impegnarsi per il radicale cambiamento che è sempre più urgente per salvare la Repubblica, ammesso che il tempo per farlo non sia già scaduto.
La vecchia e indecente politica è ormai rintanata nei fortini dei partiti e nel bunker del governo, paralizzata dalla paura di essere chiamata a rispondere di tutte le malefatte del trentennio. La squallida operazione propagandistica dei cortigiani, dei burattini, dei complici, dei trombettisti e dei servi dei tre potentissimi, messa in atto con la costituzione di parte civile della DC, assomiglia molto alla favola dell’asino che ha sferrato un calcio in faccia al leone moribondo. Gran parte del Consiglio e l’intero governo sono assolutamente delegittimati dalla vergogna del voto di scambio che ha falsato i risultati elettorali. I nuovi acquisti di Bene Comune sono figli di un sistema marcio nel quale si è purtroppo spenta anche la stella del socialismo che ha brillato per un secolo.
Occorre dunque impegnarsi a organizzare subito il primo nucleo dell’alternativa democratica intorno al quale costruire una proposta radicale di cambiamento e di totale rinnovamento del personale politico con l’obiettivo di fare piena luce sul passato, di vivere il presente con forte impegno comunitario e di cercare di costruire un futuro migliore.
In questa fase drammatica, il popolo unito dovrebbe salire sul Pianello per chiedere la restituzione della delega rappresentativa tradita e dei soldi rubati, per colmare il vuoto politico dei partiti i quali hanno veicolato il Paese verso il baratro, per ridare dignità alle istituzioni democratiche. Le dichiarazioni e i comunicati non sono più sufficienti; le parole non bastano. Tutte le persone oneste devono prendere le distanze dal malaffare con la massima decisione e chiarezza; le differenze e le ruggini personali vanno messe da parte; l’amore per la Repubblica va espresso attraverso un concreto impegno per la pulizia totale. Chi sa, vada a fare dichiarazioni spontanee alla Magistratura.
Emilio Della Balda