Mai come in questo periodo la cronaca si intreccia con la politica.
Col governo che scricchiola diventa di grande interesse andare a rivedere la relazione della Commissione d’inchiesta sulle banche, che porta la data del 20 Ottobre 2020.
Fra accuse e contro accuse, crediamo che sia fondamentale per i lettori – ed i futuri elettori – comprendere come finì il governo a guida Adesso.sm.
Questo perché quella legislatura è e sarà ricordata come una delle pagine più buie della storia recente di San Marino.
Corretto e di pubblico interesse allora comprendere come si arrivò all’epilogo di quella esperienza, attraverso gli atti di una Commissione composta da membri di tutto il Parlamento, e votati all’unanimità.
Da qui a prossimi giorni La Serenissima proverà così a fare chiarezza riportando alcuni stralci di quel corposo documento.
La caduta del governo Adesso.sm
Emblematico il titolo di uno dei capitoli della relazione: “LA CADUTA DEL GOVERNO ADESSO.SM”.
“Proprio rispetto alle vicende correlate alla gestione del sistema bancario finanziario – si legge – in particolare di Banca Cis e Stratos, è sopravvenuta la crisi di governo di Adesso.sm.
L’escalation di eventi di seguito descritti ha minato la fiducia delle componenti della maggioranza di governo dell’ epoca, determinando la fine di quell’ esperienza”.
Un episodio è emblematico:
Gli insulti di Celli
Viene riferito a questa Commissione dall’ex-Segretario Eva Guidi che mentre all’ordine del giorno in Consiglio i primi di Dicembre si stavano affrontando alcuni punti legati alla giustizia” la stessa sia stata pesantemente insultata da Celli fino ad arrivare a delle minacce cui seguirono le scuse di Celli e continua: “qualche giorno prima c’era stato l’ultimo rinnovo, che a Banca CIS aveva rinnovato € 19 milioni, ma con applicazione di un pegno per azioni della Banca CIS. Questo è semplicemente una coincidenza temporale”.
Da Rf non c’era alcuna fiducia nei vertici di Bcsm
A tal proposito, riferisce che “qualche giorno prima della scadenza del finanziamento di BCSM ero stata raggiunta da una telefonata del AD Guidi: mai stati screzi prima di allora.
Mi chiese se c’era possibilità di parlare per il finanziamento, rimase infastidito quando gli dissi che a parlarne non doveva essere con Segretario Finanze ma doveva rivolgersi a BCSM.
Ritenni la telefonata indebita. Il Governo non voleva assolutamente mettere la fideiussione per Banca Cis perché vi era il rischio di mancanza di garanzie. f. .. } Ad un certo punto si crea un conflitto ali ‘interno della maggioranza su sensibilità completamente diverse sui vertici di BCSM, comprensivi della vigilanza. I vertici di Repubblica Futura e i colleghi di Governo di RF non avevano alcuna fiducia dei vertici di BCSM, considerandoli inaffidabili: questo fu uno degli elementi che portarono alla crisi di governo.
Fu Libera a staccare la spina
Quanto messo nero su bianco dalla Commissione appare molto chiaro e difficilmente smentibile. Ovvero che proprio all’interno di Adesso.sm, furono gli esponenti di Libera a porsi le prime domande e a staccare la spina a quell’esecutivo, proprio perché fatti e atteggiamenti apparivano poco chiari e ambigui.
E a proposito di episodi “ambigui”, domani proseguiremo con altri stralci della “Commissione Consiliare d’inchiesta su presunte responsabilità politiche o amministrative che hanno coinvolto la Società Credito Industriale Sammarinese Banca CIS e sulle crisi bancarie”.
La Serenissima