E’ iniziata mercoledì e si è conclusa ieri la seduta della commissione esteri in cui si è lungamente discusso di residenze elettive. Ancora una volta però i commissari di opposizione hanno denunciato la mancanza di trasparenza e l’impossibilità di entrare nel merito di quelle concessioni essendo chiamati più che altro a prendere atto di valutazioni già fatte altrove.
Per questo i commissari di Rete, Pdcs e Ps, hanno presentato un ordine del giorno dove si domandava che le pratiche di concessione passassero anche in commissione e non soltanto in Congresso. “Va cercata una formula diversa – ha detto il capogruppo di Rete Matteo Zeppa – visto che noi non sappiamo assolutamente nulla rispetto alle attività che queste persone intendono fare a San Marino. C’è una delibera del 30 ottobre, la prima in assoluto, che concede la residenza elettiva a un cittadino russo che dovrà rispettare il vincolo del deposito di 600mila euro in un conto infruttifero per almeno 10 anni.
Non ho ovviamente nulla da dire che si tratti di un cittadino russo ma abbiamo notato che diverse persone che provengono dalla Russia manifestano l’intenzione di investire a San Marino, vorremmo semplicemente avere più informazioni considerato che si viene in commissione semplicemente con un le excel con il numero della delibera”.
L’ordine del giorno per consentire il passaggio in commissione delle relazioni relative alle richieste di concessione di residenza è stato bocciato come del resto la maggioranza ha respinto quello in cui Pdcs Rete e Ps chiedevano un approfondimento da parte del Segretario in merito alle sue dichiarazioni all’agenzia Reuters circa un’eventuale richiesta di aiuto di 300milioni di euro.
Evidentemente i commissari di maggioranza ritengono più utile parlare con la stampa estera che trattare certe questioni nella sede istituzionale deputata a svolgere determinati ragionamenti. Sarà per questo che il capogruppo di Rete Matteo Zeppa si è premurato di chiedere conferma al segretario Renzi che una volta terminato l’iter degli accordi di associazione con l’Europa non si trascuri il passaggio fondamentale di un referendum confermativo.
Credit: La RepubblicaSM