Come al solito, rispondo con un unico post a coloro che mi hanno chiesto chiarimenti sui conti con il passato e sugli scheletri negli armadi, preferendo rimanere anonimi. E’ il poco coraggio, diffuso nel Paese, di persone che sono sudditi volontari invece che cittadini responsabili.
Chiudere i conti con il passato significa svolgere una indagine giudiziaria a tutto campo per avere uno spaccato del malaffare che negli ultimi decenni ha preso il sopravvento nel Paese.
Gli scheletri negli armadi sono le complicità di politici, amministrativi e professionisti che hanno reso possibili intrallazzi, ruberie, corruzioni di ogni tipo e che nascondono la verità.
Mille potrebbero essere le domande da fare su questioni condannabili anche se sono andate in prescrizione. E per iniziare, perché centinaia e centinaia di procedimenti sono andati in prescrizione negando in tal modo la giustizia?
Perché i processi ai “mazziniani” sono iniziati quando i reati erano già prescritti?
Perché sono state chiuse due banche che avevano deliberato l’aumento di capitale sociale, dandole poi in dono ai padroni di allora? Perché sono stati salvati i proprietari anziché le loro banche?
Chi e quando ha portato il Caro Francesco Confuorti a San Marino frequentandolo assiduamente e dandogli poteri illegittimi?
Perché si impedisce ai cittadini di conoscere le gravissime infiltrazioni mafiose e i loro complici interni?
Perché viene ignorata la cricca che negli ultimi 25 anni ha fatto e rifatto i governi stabilendo anche i ruoli delle obbedienti marionette?
Faccio solo qualche esempio, ma non si finirebbe più.
Emilio Della Balda