Strategie politiche? Contrasto con la linea di partito? Contrario all’avvicinamento degli Upr con Ap? Macchè! Marco Podeschi se n’è andato, sia dall’UPR che dal Consiglio, per divergenze personali con William Giardi!
Lo ha detto dappertutto anche lui, Marco Podeschi: ”Le mie dimissioni derivano però da rapporti personali con qualcuno nel movimento, da valutazioni non conciliabili. Non necessariamente di ordine politico, ma visto che la politica la fanno le persone e non mi piacciono le risse, ho preferito fare questa scelta solitaria”.
E i ben informati dicono che l’altra sera in casa Upr la rissa c’è stata davvero con tanto di urla che si sono sentite anche per strada. E’ probabile però che il contendere, invece, fosse politico e cioè la linea da tenere, ovvero l’avvicinamento o meno, sul solco del partito socialista, a Bene Comune, o meglio alla Democrazia cristiana di Luigi Mazza, Marco Gatti e Pasquale Valentini.
Divergenze che dopo la ”rissa” hanno portato dapprima alle inaspettate dimissioni di Marco Podeschi sia dal Consiglio che dal partito, alla riunione di emergenza del Direttivo dell’Upr e alla forte presa di posizione di ieri sera di William Giardi con la sua uscita dall’UPR ma non dal Consiglio, dato che il partito ha probabilmente appoggiato la ”linea Podeschi” nella riunione di ieri sera convocata d’urgenza. Infatti con la scelta di essere consigliere indipendente Giardi potrà appoggiare esternamente la coalizione Bene Comune, un po’ come fece nella passata legislatura Alfredo Manzaroli, figlio di Dario Direttore ISS.
Ed ora la domanda che molti si fanno è: dopo l’uscita di William Giardi dall’UPR, Marco Podeschi ritirerà le sue dimissioni sia dal partito che dal Consiglio? Anche perché si è visto che quel che resta dell’Unione della Repubblica è con lui. Forse con questi avvenimenti il partito si è ricompattato attorno a lui ed ha legittimato, ancora di più, la sua leadership.
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com