Era il 5 maggio dello scorso anno quando, in pompa magna, il Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta (Rete) e il Direttore Generale Francesco Bevere, presentavano il nuovo sistema di assistenza ambulatoriale, la famigerata Centrale Operativa Territoriale che, a quasi un anno di distanza dal suo “varo”, si è trasformata in un terrificante incubo per gli utenti della sanità pubblica.
Prima di questa “innovazione”, ogni sammarinese che accusava malori non gravi poteva tranquillamente, senza alcuna complicazione, chiamare il suo medico di base o recarsi in ambulatorio… Dal 10 maggio 2022, invece, per usufruire di questo servizio essenziale ogni utente si è visto costretto a chiamare il numero telefonico 0549 981981, “rilassarsi” diversi minuti con una noiosa musichetta in “loop”, subire la caduta della linea in assenza di risposta da qualche operatore… Quindi richiamare il numero telefonico 0549 981981, “rilassarsi” diversi minuti con una noiosa musichetta in “loop”, subire la caduta della linea in assenza di risposta da qualche operatore… Richiamare il numero telefonico 0549 981981, “rilassarsi” diversi minuti con una noiosa musichetta in “loop”, subire la caduta della linea in assenza di risposta da qualche operatore… Dunque richiamare il numero… E così via in un circolo vizioso interminabile.
Okay, ho esagerato. Ma neppure troppo sentendo le frequenti lamentele che da mesi e mesi dilagano fra i sempre più cittadini esasperati dall’inefficacia e dall’inefficienza di questo servizio “innovato” per dare -sono parole di un anno fa del Segretario di Stato Ciavatta- “una prima risposta concreta a uno dei problemi prioritari” segnalati con l’insediamento del nuovo Direttore Generale. “L’auspicio -rimarcava lo stesso Segretario di Stato alla Sanità- è quello che possa essere un primo passo per riavvicinare l’utenza ai nostri operatori…”.
L’obiettivo dichiarato, ovvero il “riavvicinare l’utenza” agli operatori sanitari, è stato centrato? No... Anzi, l’effetto che si è avuto sembra diametralmente opposto. Tanto che è attualmente in corso una raccolta di firme fra la popolazione finalizzata a cancellare la deludente “innovazione” nella medicina territoriale. E pensare che appena un paio di settimane fa il governo, per bocca del Segretario di Stato Teodoro Lonfernini (Pdcs) – clicca qui – aveva promosso in toto le scelte proposte dal duo Ciavatta-Bevere e varate dall’esecutivo, in materia di politica e gestione sanitaria. COT compreso!
Enrico Lazzari