Muoia Sansone con tutto i filistei. Potremmo riassumere così ciò che sta succedendo in Cassa. Perché Savorelli verrà pure licenziato, ma vuole essere evidentemente in buona compagnia. Il governo infatti ha chiesto le dimissioni del direttore di Cassa di Risparmio Luca Simoni. Che non si capisce perché dovrebbe darle visto che né Grais, né Savorelli, né Celli pare vogliano fare di loro spontanea volontà un passo indietro. Ma non finisce qui. Martedì sera l’ex dg di Banca Centrale Savorelli ha inviato una lettera di sospensione a Marcello Forcellini – lo si apprende da SmTv – perchè ritenuto privo dei requisiti di professionalità necessari per stare in Consiglio d’amministrazione (Forcellini è laureato alla Bocconi, master ad Harvard, non è italiano ma sammarinese e non ha mai fatto diti medi a nessuno: curriculum decisamente mediocre…). Ieri, prima di lasciare la Repubblica, Savorelli ha inoltre chiesto la testa di Nicolino Romito, fonte sempre SmTv. Chi detta le linee guida? Governo o Banca Centrale? Chi tira i fili e chi decide? Chi sta attaccando chi? E mentre sul Titano c’è il putiferio con una maggioranza incapace di gestire una situazione che gli è esplosa in mano, la stampa italiana ci sguazza. Al solito c’è chi facendo evidentemente gli interessi dell’Italia grida allo scandalo e vede l’allontanamento di Savorelli come uno stop al percorso di risanamento (non sia mai che a qualcuno venga in mente di tenere ancora i propri soldi sul Titano invece che portarli nelle banche di oltre confine…). Chi invece più responsabilmente si rende conto della situazione reale che sta vivendo San Marino. Quel che è certo è che la campagna di comunicazione – se così la si vuole definire – di Adesso.sm sta centrando l’obiettivo di tenere ben lontani dal Titano eventuali investitori. E il nome del Titano torna prepotentemente in voga per vicende tutto tranne che lusinghiere.
