Deve essere stata una riunione tempestosa quella del CCR della mattina del 30 agosto 2017 dove lo stesso allora direttore di Banca Centrale, Lorenzo Savorelli, gioca la mossa della vita; quella che secondo lui, da abile stratega, potrà salvare la sua posizione di comando anche dopo la disastrosa ed inutile (per il paese) esperienza nell’opulenta, costosissima ed inefficiente Banca Centrale di San Marino.
E’ proprio lo stesso Savorelli che lo dice nella sua mail dal titolo ”relazione”, inviata al Dott. Carlo Cottarelli, il capo della branch del Fmi che ha giurisdizione su Italia, Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino, e che li a poco sarebbe arrivato sul Titano in missione. La mail era stata inviata per conoscenza anche a Wafik Grais, il discusso e super pagato presidente egiziano di Via del Voltone.
Savorelli nella mail scrive: ”Gentile Dr. Cottarelli, E’ mia premura trasmetterle questo documento presentato oggi in Comitato Credito e Risparmio da me e dal Presidente Grais e preparato dalla Vigilanza”. La mail è delle 15.14 del 30 agosto 2017.
Fate attenzione alle date!
Savorelli sapremo poi in seguito è stato silurato alle ore 12 dello stesso giorno, il 30 agosto 2017, dopo la burrascosa riunione del CCR dove lo stesso – si legge dalla sua mail – ha presentato la famigerata relazione.
Il fatto su cui gira tutto, a ben leggere la mail di Savorelli delle 15.14, è che la relazione è stata presentata brevi manu ai membri del CCR, e tra questi il Segretario Simone Celli, il Segretario Andrea Zafferani, il Segretario Guerino Zanotti e il Segretario Nicola Renzi, nella stessa riunione del CCR nella mattina del 30 agosto 2017 quando il direttore Lorenzo Savorelli era nel pieno delle sue funzioni di direttore di Banca Centrale di San Marino.
QUESTO E’ L’ELEMENTO IMMODIFICABILE E CHE ”CONDANNA” COME INUTILI E TARDIVE LE FUTURE AZIONI DEL GOVERNO E DEI COMPONENTI DEL CCR.
Quello che viene dopo, ovvero che la mail di Savorelli (quella inviata alle 15.14 addirittura usando l’account di Banca Centrale che poteva avere solo lui e stessa cosa per la Sommella) contenga una relazione non firmata e che non sia quindi accettabile è un modo per cercare, da parte delle eminenze grigie del governo, una soluzione estrema e improvvida; forse l’unica che potesse essere giocata per attenuare o annullare gli effetti di una relazione devastante per l’attuale esecutivo.
Della relazione ne aveva già parlato l’ANSA a fine agosto, citando Vladimiro Renzi, il padre di Nicola, Segretario di Stato agli Esteri e alla Giustizia.
La relazione di Savorelli per il sedicente ”governo della trasparenza”, proprio perché potrebbe svelare incredibili affari ed intrecci inimmaginabili, non è assolutamente da pubblicare ne da far divulgare in quanto le ripercussioni potrebbero essere notevoli e deleterie tanto da minare l’esistenza stessa dell’attuale esecutivo.
A onor del vero molti giorni dopo è lo stesso Simone Celli che non sapendo come dipanare la situazione, magari ben consigliato dalle stesse eminenze grigie della maggioranza, tira fuori dal cilindro – nella mail del 6 settembre 2017 delle 11.27 indirizzata alla Sommella e per conoscenza agli altri tre del CCR+Grais – il fatto che considera NON RICEVUTA E NON RICEVIBILE la relazione su Cassa di Risparmio (peraltro trascritta in modo anomalo su carta non intestata) con la mail delle ore 17.17 del 30.08.2017 di seguito riportata.) Ovviamente in neretto le sue parole.
Non poteva fare altro dato che si è voluto continuare nel nascondere il contenuto della relazione di Savorelli, considerandola probabilmente inopportuna e dannosa per gli assetti interni dell’esecutivo.
Avendo finalmente tutte queste informazioni (manca solo il testo della relazione che appena in nostre mani pubblicheremo) possiamo desumere che anche prima del famoso gesto del dito alzato i rapporti tra Savorelli e il governo non fossero tanto idilliaci. Ricordiamo ai lettori che poco prima era stato approvato e divulgato il pesante bilancio di Carisp e vi erano parecchie operazioni in sospeso, quale la ricapitalizzazione di Cassa, l’attuazione dell’articolo 5 ter, la chiusura del passaggio di Asset in Carisp e l’emissione di titoli obbligazionari. Forse in molte di queste le posizioni del governo erano distanti da quelle dell’allora potentissimo sceriffo Savorelli.
Probabilmente il governo ha avuto l’occasione che aspettava, ovvero quella derivante del clamore mediatico dopo i fatti del meeting dove tutto il paese condannava lo sprezzante atteggiamento di Savorelli, ed ha deciso di licenziare una figura oramai divenuta scomoda, proponendo poi in seguito al Cda di Bcsm il suo allontanamento.
Savorelli da parte sua, sfruttando il fatto che a settembre ci sarebbe stata la visita del FMI a guida Cottarelli – lo stesso a cui Savorelli ha inviato la relazione per mail nel pomeriggio del 30 agosto – voleva probabilmente mettere sotto scacco il governo presentando una relazione davvero dirompente.
Oppure, dato che non è firmata, voleva provare a mettere in difficoltà l’esecutivo facendo vedere cosa poteva succedere qualora ci fosse stato il suo allontanamento?
Ipotesi queste, a ben vedere i dati ed i fatti accaduti, che potrebbero essere tutte verosimili.
L’intervista di marzo del Corriere della Sera del giornalista Fubini a Savorelli fa capire che ancora a quest’ultimo – o ai poteri a lui vicini – non è andata giù la defenestrazione da quel posto di comando che era la direzione di Banca Centrale dove di fatto si comanda finanziariamente il paese.
Probabilmente il governo – e forse il paese – è andato sotto tiro da parte di poteri fortissimi e interessati a governare realmente la Repubblica di San Marino.
Proprio per questo è molto interessante leggere quanto scritto nella relazione di Savorelli, seppur non firmata, cercando di capire l’obiettivo che poteva avere lo stesso Savorelli nel redarre, consegnare all’esecutivo ma non divulgare ai media la sua relazione.
E’ probabile che il suo obiettivo fosse dapprima solo quello di farla avere ai componenti del CCR, cercando di annullare il suo allontanamento da BCSM, e quando questi invece hanno tirato dritto licenziandolo, Savorelli ha deciso di inviarla all’FMI per arrecare più danno possibile. Infatti questa viene inviata per mail a Cottarelli solo nel pomeriggio del 30 agosto, a licenziamento avvenuto.
Marco Severini – direttore ed editore