I vertici di Bcsm disattendono le richieste del governo e boicottano l”incontro con il Comitato per il credito e il Risparmio: è la denuncia sottoscritta da tre segretari di Stato Pasquale Valentini, Marco Arzilli e Francesco Mussoni, membri dello stesso organismo di governo competente in ambito finanziario.
In una nota, i tre rappresentanti del congresso di Stato intervengono infatti per “fornire alcune essenziali precisazioni- riferisce il testo- sul dibattito che si e” acceso da tempo sul sistema bancario e sul ruolo di Bcsm,di fronte ai travisamenti e alle strumentalizzazioni che, volutamente, si stanno innescando, con gravi conseguenze per il sistema bancario stesso e, più in generale, per l’intero Paese”.
Valentini, Arzilli e Mussoni ricordano quindi il testo di una risoluzione adottata all’unanimità il 14 settembre scorso dal Congresso di Stato, in cui si chiedeva a Banca centrale “di predisporre, attraverso i suoi organismi, un riferimento scritto su quali possono essere le linee di intervento che Bcsm stessa intende proporre in ordine alla elaborazione di una strategia volta al rafforzamento del sistema bancario”.
Nella risoluzione si precisa poi che i tempi per avere a disposizione il documento siano brevi “per poter mettere in atto con celerita” gli interventi attuativi”.
Il congresso di Stato indica anche i temi che devono essere inclusi nella strategia, tra cui la gestione degli Npl, il completamento della Centrale rischi, il rispetto delle scadenze della Convenzione Monetaria, il TP@AY. Infine, la risoluzione contiene l’auspicio che la condivisione della strategia sollecitata “possa essere anche la base per l”imminente confronto che avrà luogo nei mesi di settembre e ottobre fra le autorità di San Marino e il Fmi”.
Di fronte a tutti questi punti indicati nella risoluzione approvata dall’esecutivo e inviata a Banca centrale, i tre segretari di Stato sottolineano come “tale richiesta è stata fino ad oggi disattesa”. Non solo: “Cosa ancor più grave- continuano- di fronte alla convocazione, ieri, 13 ottobre, di un Ccr per stabilire un confronto con i vertici di Bcsm alla presenza di tutti i membri del congresso di Stato, Presidente e Direttore si sono rifiutati di presenziare”.
E se da un lato, riconoscono Valentini, Arzilli e Mussoni “non hanno alcun fondamento le contrapposizioni che si vorrebbero paventare”, però “risulta quantomeno imbarazzante- proseguono- che di fronte a questa richiesta del Congresso di Stato,i vertici di Bcsm non siano i primi a sentire l”esigenza di una condivisione e di un coordinamento di una strategia che, come chiedono gli stessi Organismi Internazionali, non può che nascere dalla sinergia fra Governo, Bcsm e Banche”. In conclusione, “riteniamo assolutamente fuorviante e deleterio- mandano a dire i tre membri del Ccr- un atteggiamento che porti a schierarsi, pro o contro Banca centrale”. Al contrario, “reputiamo quanto mai legittima, a fondamento per tutti di una reale e concreta trasparenza- terminano- l”attivazione di un lavoro di confronto e condivisione che in questi mesi e” mancato”. (Cri/Dire)