Siamo un po’ stufi. Non ci sono altre parole. Il riferimento è al Presidente di Banca Centrale, Wafik Grais, che sta “meditando” se rimanere o meno a San Marino. Coerenza avrebbe fatto sì che venissero tratte le dovute conseguenze. Ha in tutto e per tutto appoggiato Savorelli, dunque ogni ora che passa sul Titano, appare una forzatura. Inoltre come potrà Grais convivere con Capuano dopo quanto successo ed avergli votato contro in Consiglio direttivo? Ma è chiaro: il lauto stipendio che gli girano i sammarinesi è un argomento con la A maiuscola. Quello stesso Titano che ha aggirato il tetto stipendi per evitare che a suo tempo Grais magari prendesse altre strade. Eh già perché quella volta era percepito come il salvatore della patria, come quello che avrebbe fatto crescere il sistema sammarinese. Oggi invece… bhé basta guardarsi attorno, c’è davvero ben poco da argomentare. In molti sono pronti a scommettere che – col piffero – Grais lascerà la sua poltrona. Di certo tutto quanto accaduto in questi mesi non può essere dimenticato con l’allontanamento o le dimissioni di Savorelli e Grais. Il governo della trasparenza ha bocciato la richiesta delle opposizioni di una commissione d’inchiesta sul sistema bancario dove finalmente si sarebbe fatta chiarezza sulle tante congetture e collegamenti, quantomeno particolari. Staremo a vedere.
