San Marino. Grazia Zafferani (Rete): “Per uscire dal tunnel la strada non è il debito ma l’economia reale”

A reclamare la liberazione di San Marino da questo governo è stata nel suo intervento in aula consigliare Grazia Zafferani, consigliere del movimento Rete. “Non voglio pensare – ha detto proprio all’inizio del riferimento in comma comunicazioni – che saremo condannati all’improvvisazione ancora per molto tempo. Ora dobbiamo subire le difese ripetute come mantra di questo governo che dice di aver scoperchiato il marciume dei precedenti governi e invece ha portato alla luce ciò che faceva più comodo”. “Dite – ha proseguito – che finalmente il Paese è al corrente del debito accumulato dai vecchi governi, però omettete di dire che lo avete peggiorato ed aggravato in soli due anni e non è chiaro e non si capisce come farete per trovare soluzioni per impedire il default del Paese. Dite di voler riportare l’equilibrio in Tribunale e invece avete aggravato il problema e su questo sono convinta che dovremo per forza scontrarci perché ciò che state portando avanti destabilizzerà l’intero sistema giustizia. Dite che necessitano riforme ma non sapete da che parte iniziare, anzi avete iniziato a farlo in maniera disdicevole e tramite decreti. Dite che non si è mai vista un’opposizione così aggressiva non ammettendo che le forzature portate avanti quotidianamente dal governo sono molto più aggressive. Quelle forzature incidono sulla cittadinanza e sulla stabilità del sistema. Siete una brutta copia dei governi precedenti, dite di aver fatto degli sbagli…ma sono troppo gravi per cavarsela con delle scuse. L’ ex segretario alle finanze responsabile del disastro finanziario di questi due anni fa passare il messaggio di andarsene per colpa di un’opposizione aggressiva. Esce di scena a testa bassa con quel non so che di vittima, incurante che forse l’amicizia con certi finanzieri l’ha messo di fronte al giudizio degli elettori, incurante delle nomine da lui suggerite che a sua volta erano suggerite da colui che in questo Paese non ha alcun ruolo istituzionale riconosciuto. Anche lui si mette in fila tra coloro che si sentono traditi e ingannati come Turki e Grandoni. Avevamo segnalato per tempo le ingerenze esterne che non fanno l’interesse della collettività. Questa è stata definita aggressività”. In conclusione: “Pochi visi e tante maschere circondano questa pseudo espressione di governo straincapace, strafottente, straballante, stravittima del suo stesso operato antipolitico eppure c’è sempre chi stravince. Facile dire fuori dai microfoni non sappiamo come uscirne, la strada è sempre dritto, c’è la porta là in fondo. La finanza è arrivata a un punto che ha sorpassato l’economia reale. Senza produzione non c’è economia reale. Noi stiamo cercando di salvare l’economia che non è reale e che ci ha messo in ginocchio. La bandiera di San Marino sventolerà come la bandiera bianca di un governo che ha rinunciato a pensare e immaginare il futuro dei suoi cittadini. E la resa incondizionata è agire come non si possa uscire dal tunnel. Perché tutto gira intorno al debito. Nessuno lavora attorno all’economia reale”.

Repubblica Sm