San Marino. Caos Bollette. Lonfernini involontariamente conferma: cedere la tariffa flat del gas è stata una follia! Si rischia un centinaio di milioni per, se va bene!, risparmiarne quattro.

Il contratto di acquisto del gas a prezzo fisso, rispetto i costi impazziti del 2022, ha “salvato il bilancio dell’Azienda di Stato per i Servizi e quindi il bilancio dello Stato”, permettendo un risparmio  di “diverse decine di milioni di euro”. Parola del Segretario di Stato Teodoro Lonfernini.

“Possiamo stimare un risparmio che va dai 60 ai 70 milioni di euro avuto lo scorso anno, ha poi precisato. E, seppure possano sembrare una enormità, sono numeri reali. Per non avere dubbi è sufficiente ricordare come, nell’agosto del 2022, il gas sia arrivato ad avere nel mercato europeo di Amsterdam una quotazione di addirittura 343€/Mwh, pari a 3,29€/mc.

Il 2022 fu un anno terribile per il mercato energetico, a causa di un cocktail imprevedibile: prima il forte aumento della richiesta dovuto al superamento della pandemia, poi, nel febbraio dello scorso anno, la guerra russo-ucraina e le “tafazziane” sanzioni europee a Mosca (maggiore fornitore di gas dell’Unione Europea). Una combinazione che, unita anche ad azioni speculative, ha fatto letteralmente impazzire il mercato dell’energia.

Grazie alla lungimiranza (o fu solo fortuna?, il dubbio oggi è legittimo vista la scelta di cedere quel contratto) dell’Esecutivo e di AASS, che sottoscrisse con Enel Global Trading un contratto a prezzo fisso quantificato in 0,47€/mc con scadenza 2027, la tempesta energetica non ha influito pesantemente né sui bilanci dell’Azienda, né su quelli dello Stato.

Quel contratto, dunque, ha dato risultati più che ottimi, ragion per cui si è deciso di… Rescinderlo!!! 

Certo, è una considerazione azzardata, forzata, visto il trend al ribasso del prezzo del gas sul mercato europeo, che peraltro -come spiegato martedì scorso in un commento che, deduco, non sia piaciuto troppo al Ministro Lonfernini (clicca qui)- sembra destinato a perdurare anche nei prossimi tre mesi portando -nella migliore delle previsioni- il prezzo all’ingrosso di un metro cubo fino ad un minimo di 0,28€/mc fra fine giugno e primi di luglio. Già ieri, del resto, l’indice Dutch TTF Natural Gas Future indicava un prezzo di acquisto medio, per le forniture con consegna nel mese di aprile, di 42,805€/Mwh, pari a circa 42 centesimi di Euro per metro cubo. Ciò significa che ieri, nel mercato all’ingrosso europeo, dove l’AASS ora dovrà acquistare le sue forniture, un metro cubo di gas costava 5 centesimi in meno di quanto era il prezzo fisso imposto nel contratto con Enel Global Trading.

Ma quanto durerà questo trend? Secondo quanto sostenuto dal Segretario Lonfernini durante la conferenza stampa del Congresso di Stato, almeno fino alla fine del 2025, visto che ha svelato che nella cessione del contratto “flat” ci si è riservati una “piccola quota di forniture” a 0,47€/Mwh per il 2026 e il 2027.

Secondo alcuni autorevoli analisti internazionali -evidentemente non concordi con i consulenti di AASS citati dal Segretario di Stato, sulle cui previsioni deduco si sarebbe decisa la cessione del contratto WOP- già entro la metà di luglio di questo 2023 il trend ribassista sembrerebbe destinato ad invertire la sua tendenza. Per un paio di motivi ben precisi: l’esaurimento delle scorte accumulate per l’inverno e non consumate grazie al clima mite che lo ha caratterizzato e il conseguente aumento della richiesta di gas sul mercato per ripristinarle in vista della prossima stagione fredda.

Ma cosa dicono i mercati? Confermano le previsioni di questi analisti, smentendo quelle dei citati consulenti AASS. (clicca qui). Secondo gli scambi già fissati, infatti, il prezzo di mercato è inferiore al prezzo fisso che era contemplato nel contratto “flat” ceduto solo fino all’ottobre prossimo. Menre si attesterà nei mesi e negli anni successivi oscillando fra 10 e 20% in più rispetto lo 0,47€/mc a cui  San Marino ha rinunciato.

Come dire: se la situazione del mercato energetico resterà quella attuale, su tutti i fronti, compreso quello geopolitico, cedendo il contratto con Enel Global Trading, l’AASS risparmierà sull’acquisto del gas fino al prossimo mese di settembre, ma lo pagherà anche un 20% in più da ottobre 2023 in poi.

Secondo il Segretario di Stato Lonfernini e la governance AASS, però, la cessione è stato un buon affare che permetterà da oggi alla fine del 2025 di “risparmiare da 1,2 a 1,5 milioni all’anno nell’acquisto del gas.

Si è chiesto qualcuno, fra gli “esperti” di AASS, perchè il TTF Natural Gas Future di Amsterdam, con consegna nell’inverno prossimo, viene scambiato ad un prezzo medio di 53,900 €/Mwh, circa 53 centesimi di euro al metro cubo? Chi lo compra oggi al mercato di Amsterdam è meno furbo di Lonfernini, del Governo sammarinese e dei vertici decisionali di AASS?

Dunque, già una analisi veloce e che non tiene conto di fattori esterni imprevedibili, mette in serio dubbio la positività della scelta di cedere un lungo contratto che garantiva al Titano di approvvigionarsi di gas naturale al prezzo di 0,47€/mc, fino al 2027. Ad un prezzo fisso che nulla, neppure la terza guerra mondiale (che non scoppierà, tranquilli, almeno così speriamo tutti) o lo sbarco dei marziani avrebbe potuto modificare.

Cosa succederebbe al prezzo europeo del gas all’ingrosso se la Russia (come non è escluso che faccia visto il forte aumento di forniture alla Cina del suo gas) nel bel mezzo del boom estivo della richiesta determinato dalla corsa di tutti gli stati europei ad accantonare le scorte per l’inverno, chiudesse i rubinetti per quel 20% di fabbisogno che ancora ci fornisce? Resterebbe sotto 48€/Mwh il prezzo all’ingrosso del gas? O, invece, schizzerà oltre i 130€/Mwh, come alcuni analisti autorevoli prevedono?

Mi dispiace caro Segretario di Stato Lonfernini, non mi ha convinto che la cessione di quel contratto sia stata una decisione saggia e che sul lungo termine possa far risparmiare anche un solo euro all’AASS nell’acquisto del GNL per i prossimi tre anni. Del resto, se anche ciò dovesse accadere -e lo auguro a tutti i sammarinesi, non solo al Ministro- è stato fatto un serio studio sul rapporto rischio-beneficio del passaggio, in questo momento di estrema instabilità del mercato energetico, dalla tariffa fissa di acquisto a quella del libero mercato europeo?

Quello che sia il rischio lo ha evidenziato lo stesso Lonfernini, quando ha parlato di un risparmio nel 2022, grazie al contratto flat di acquisto, di “60 o 70 milioni di euro”… Certo, il mercato odierno è meno dipendente da un unico fornitore di quanto lo era lo scorso anno. Fingiamo che ciò abbia ridotto il rischio del 50% rispetto lo scorso anno. Ciò significherebbe che il suddetto rischio possa essere quantificato in 30/35 milioni di euro di maggiore spesa ogni anno, che diventano un centinaio di milioni di euro nel triennio 2023/2025. Vale la pena rischiare 100 milioni per avere, forse, un risparmio eventuale di appena 4 milioni?

O, forse, a pensar male, quella cessione è stata fatta solo per portare una trentina di milioni di liquidità all’AASS, peraltro in grandissima misura liberando soldi che erano già della stessa Azienda, ma bloccati in una fidejussione a garanzie del contratto con Enel Global Trading?

Per ora, in ogni caso, mi prendo passivamente le “frecciatine” che il Ministro Lonfernini ha lanciato a chi, come me, aveva messo in dubbio la scellerata scelta di vendere quel contratto flat (sì, anche dopo la conferenza stampa di ieri la ritengo scellerata!). Con il prezzo all’ingrosso del gas a 0,42€/Mc come era ieri ad Amsterdam, al momento è conveniente acquistare gas sul mercato anziché al vecchio prezzo fisso…

Anche a me, nel mio piccolo, oggi converrebbe passare dalla mia tariffa “flat” a 0,24€/Kwh al mercato a prezzo indicizzato dell’energia elettrica, dove un kwh al momento costa 0,16€/Kwh. Ma -e lo dico ai dirigenti AASS e al governo- io ho deciso di non perdere quel 0,25€/Kwh fisso in un momento di grande instabilità dei mercati energetici e con tante crisi internazionali sul procinto di scoppiare… Non vorrei, come temo, godermi per un paio di mesi un risparmio di 9 centesimi a Kwh per poi ritrovarmi, però, a pagare 0,40 un Kwh per gli altri 12 mesi. In pratica ho fatto un calcolo del rischio: risparmierei quasi sicuramente un centinaio di euro per un paio di bollette, quindi circa 200€; a fronte però di un rischio che potrei quantificare in circa 1600€ per i 16 mesi di durata della mia tariffa flat. Io, pur con un rapporto rischio beneficio ben più vantaggioso di quello sammarinese sul gas, ho tenuto serenamente la mia bella e rassicurante “flat”…

Ma temo fortemente che dovremo risentirci prima dell’autunno… Quando il prezzo del gas si impennerà oltre l’euro al metro cubo perchè la Russia chiuderà del tutto i rubinetti, o perchè la tensione crescente in Algeria (oggi fra i massimi fornitori di gas dell’Italia) degenererà pesantemente; o perchè le scaramucce Cina-Usa su Taiwan sfoceranno in scontro vero e proprio; o perchè i nostri grandi fornitori di Gas Liquido non riusciranno a far fronte agli impegni presi (gli Usa sono già sulla strada per aumentare il prezzo e ridurre le forniture, tanto che ieri la Francia ha acquistato Gas Liquido dalla Cina cedendo al “ricatto” di pagarlo in Yuan); o perchè qualche fornitore africano (come già successo con Algeria) deciderà di onorare il contratto di fornitura solo con un forte ritocco al rialzo del prezzo… E potrei continuare all’infinito in questo elenco di drammatiche possibilità, di variabili incontrollabili che potrebbero riportare il costo del gas nel mercato all’ingrosso anche oltre i 200€/Mwh.

E, forse -e qui concludo- per tornare ben sopra i 100€/Mwh (che già sarebbe un prezzo rispetto la tariffa “flat” ceduta) potrebbe bastare anche solo un inverno normale, più freddo di quello anomalo ma provvidenziale che abbiamo appena vissuto.

Temo proprio, caro Ministro Lonfernini, che dovrò presto riportarle quelle “frecce” che mi ha lanciato contro ieri. Ma, se accadesse (e non auspico accada, per il bene delle famiglie sammarinesi) non credo che Lei, come l’intera governance AASS, possa ancora essere dove si trova oggi, cosìcché possa restituirgliele.

Enrico Lazzari

Enrico Lazzari