Ieri è successo quello che non ti aspetti a Palazzo Pubblico.
Ovvero alle 12 è stato convocato d’urgenza, su richiesta di alcuni gruppi consiliari, un ufficio di presidenza dedicato interamente alla ”boutade” propagandistica del Segretario di Stato per la Sanità Avv. Francesco Mussoni sul controllo delle urine ai consiglieri.
Per l’esecutivo era presente, ovviamente, solo il Segretario Mussoni, responsabile di tale proposta.
Diversi consiglieri hanno manifestato disappunto verso una iniziativa presa in assoluta autonomia da un membro di governo senza comunicare nulla all’Ufficio di Presidenza, che è l’organismo che raccoglie tutti i capigruppo e che di solito affronta, oltre alla programmazione del Consiglio, anche i temi legati ai consiglieri.
Non è piaciuto l’approccio del Segretario di Stato per la Sanità, ne il fatto che un componente dell’organo esecutivo abbia disposto atti – senza alcun dispositivo normativo – su componenti dell’organo legislativo.
Un fatto gravissimo mai accaduto prima.
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