Riceviamo e pubblichiamo:
”Continua l’incertezza per gli appassionati delle armi.
Sono ben 4.500 (circa) i cittadini sammarinesi con la passione per le armi che oggi hanno difficoltà e rischiano gravi conseguenze nel caso decidano di entrare in territorio italiano con l’arma al seguito, a causa delle incertezze legate alla documentazione necessaria per il transito dell’arma.
Quando un cittadino sammarinese decideva di introdurre un arma in territorio italiano ad esempio per andare a caccia o per una gara di tiro al piattello, doveva preoccuparsi unicamente di portare con sé la denuncia d’identificazione dell’arma e il porto d’armi sportivo o licenza da caccia, documenti rilasciati dallo Stato di San Marino, sufficienti ad attestare la regolarità dell’uso e del trasporto dell’arma.
Le Federazioni sammarinesi di appartenenza ritengono che tali documenti siano tuttora gli unici necessari e tranquillizzano i portatori d’arma sostenendo la validità degli accordi bilaterali con l’Italia in materia nonostante l’entrata in vigore di una normativa Comunitaria Europea che impone un nulla osta (italiano) di transito temporaneo.
L’ansia e la preoccupazione degli amanti delle armi è tanta, non essendo chiara quale sia la normativa predominante per il transito delle armi e quale sia la corretta interpretazione al riguardo.
Per tale motivo, un Gruppo dei Tiratori Sportivi e i Cacciatori chiedono allo Stato risposte certe e la possibilità che venga rilasciata un documento ufficiale, riconosciuto e valido oltre confine, per lo spostamento delle nostre armi. Questo, però, prima che qualche cittadino sammarinese finisca nei guai con la legge italiana.
Un Gruppo dei Tiratori Sportivi e i Cacciatori