I bambini vengono prima di tutto. Prima delle logiche di partito, prima delle procedure amministrative, prima delle esitazioni istituzionali. Come genitori sammarinesi, esprimiamo ancora una volta profonda indignazione e sgomento per quanto accaduto nella vicenda del dipendente pubblico condannato in via definitiva in Italia per abusi su minori e rimasto in servizio per settimane senza alcun provvedimento adottato dalle autorità competenti. Non è tollerabile — né eticamente né giuridicamente — che, dopo la ricezione di una comunicazione ufficiale di condanna definitiva da parte di un’autorità giudiziaria estera, lo Stato non abbia agito immediatamente in via cautelativa. La tutela dei minori è un principio supremo, riconosciuto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, dalla Convenzione di Lanzarote e dal nostro stesso ordinamento. In presenza di reati contro l’integrità dei bambini, il principio di precauzione deve prevalere su qualsiasi altra valutazione. Per questo sosteniamo pienamente e con convinzione la richiesta dell’opposizione di istituire una Commissione di inchiesta paritetica, con eguale rappresentanza tra maggioranza e opposizione, affinché la verità venga ricostruita senza ombre né ambiguità. MA NON BASTA. Chiediamo che il Consiglio Grande e Generale approvi con urgenza una norma chiara e vincolante che preveda l’immediata sospensione cautelare obbligatoria di qualsiasi dipendente pubblico – in particolare se operante in ambito educativo o a contatto con minori – nel momento stesso in cui pervenga una comunicazione ufficiale di condanna o anche solo di mandato restrittivo per reati a sfondo sessuale o violenti contro soggetti vulnerabili. Per proteggere i bambini non si può aspettare “che le carte facciano il loro corso”. Per proteggerli si agisce subito. Abbiamo fiducia che le istituzioni sapranno ascoltare questo appello, perché la sicurezza dei nostri figli non è negoziabile.
Comunicato stampa – Gruppo Genitori Sammarinesi