“Io ti destituisco!”. Una minaccia? Una promessa? Chissà… Sta tutta in questa frase ascoltata anche dal Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta (Rete), la situazione interna all’Istituto per la Sicurezza Sociale, mai in preda a tensioni come lo è oggi. E, forse, queste tensioni sono alla base dell’inconcludenza gestionale che vede la sanità pubblica sammarinese a livelli qualitativi, in termini di servizi forniti all’utenza, mai bassi come oggi. Neppure, secondo qualcuno, nei tempi di emergenza Covid dove disservizi sarebbero stati perlomeno giustificati dal momento e dalla gravità dell’improvvisa emergenza.
“Io ti destituisco!” è -anzi sarebbe, visto che la notizia, pur di fonte attendibile, è una indiscrezione, una “voce” raccolta nei cosiddetti “corridoi” del Palazzo Pubblico- la “rassicurazione” che il Direttore Generale dell’Iss, Francesco Bevere, ha comunicato con toni che, bonariamente, potremmo definire “decisi”, al Direttore delle Attività Sanitarie e Socio-Sanitarie Sergio Rabini, sammarinese, da anni (anche quando la sanità biancazzurra funzionava bene) investito di delicati incarichi in ambito di assistenza sanitaria. Non a caso, dopo le dimissioni dell’ex Dg, Direttore Generale pro-tempore, capace, nonostante il poco tempo a disposizione, di invertire il pessimo trend della qualità dei servizi avviato con l’improvviso avvio della pandemia.
Un trend che, però, sembra tornato a puntare repentimamente verso il basso con l’arrivo dell’italiano Bevere… Coincidenze? Forse. Sta di fatto che oggi nessuno sembra neppure in grado di far funzionare un centralino così delicato e indispensabile per la comunità come quello della sanità pubblica.
I fatti.
Tutto sarebbe accaduto la settimana scorsa, durante un vertice che, alla presenza del Segretario di Stato Ciavatta e del suo “braccio destro”, aveva riunito i quadri dirigenziali della sanità biancazzurra. Un vertice che suona un po’, ad essere maliziosi, come un processo in contumacia al Direttore Generale Bevere, non invitato o, perlomeno, assente.
Ad un certo punto Rabini, impegnato in una conversazione, avrebbe poggiato il telefono sul tavolo e pigiato il tasto che attiva il viva-voce, rendendo partecipe tutto il gruppo della sua conversazione. Dall’altro capo il Dg Bevere che, senza mezzi toni -come carpito dalle “voci” di fonte autorevole carpite a Palazzo- forse inconsapevolmente, senza sapere di essere in viva-voce- avrebbe reso edotti tutti i quadri Iss del suo “piano” mirato a “destituire” il dirigente sammarinese dal suo incarico.
Ma perché, vien da chiedersi, Rabini andrebbe destituito, secondo il Dg Bevere, specie in un momento così delicato per l’Iss e le sue casse, ovvero quando ci si appresta a spendere 3 milioni di euro per un robot chirurgico dalla dubbia utilità e dall’efficacia messa in dubbio da alcune cronache giornalistiche, e quando si fanno sempre più pressanti le voci di un ulteriore investimento da ben 20 milioni di euro per istituire sul Titano un centro di radioterapia quando la Repubblica è circondata da 16 centri simili in Emilia Romagna e da quattro di questi nelle Marche? Visto il suo prestigioso curriculum l’incompetenza di Rabini non pare essere uno dei motivi… Quindi perchè Bevere vorrebbe sbarazzarsi del dirigente sammarinese?
Impossibile, al momento, rispondere… Al tempo stesso, vien da chiedersi: il Segretario Ciavatta con chi sta? Con il “discusso” dirigente “paracadutato”, con la sua benedizione, dalla vicina Italia sul Titano o con il dirigente sammarinese di comprovata competenza gestionale? (Consiglio a tutti di leggere il curriculum vitae del dott. Sergio Rabini: https://www.iss.sm/on-line/home/chi-siamo/comitato-esecutivo/documento49118724.html)
Sta di fatto che questo ennesimo evento conferma il caos in cui sta regnando l’Iss oggi. Un caos caratterizzato da tensioni ormai insostenibili fa il Dg e il resto dei dirigenti chiave della sanità pubblica sammarinese che si ripercuote necessariamente e in maniera pesante sulla qualità dei servizi e, quindi, sulla qualità della vita di tutti i sammarinesi… Mentre il vertice politico della Sanità, il Ministro Ciavatta, sembra limitarsi a stare a guardare… E, altrettanto impassibilmente, quasi fosse impotente, ad ascoltare. Ma che se ne fa San Marino, che se ne fa la comunità di un Ministro che si limita a guardare ed ascoltare senza prendere l’unica decisione indispensabile per riportare la serenità nel gruppo dirigente Iss, ovvero cacciare via il Dg o lasciargli campo libero cacciando via tutti gli altri dirigenti, nel caso sammarinesi?
Che aspetta il Segretario di Stato alla Sanità a fare qualcosa in grado di spegnere le tensioni che paralizzano l’Iss o a lasciare la poltrona a chi sarebbe in grado o avrebbe la volontà di farlo?
Enrico Lazzari