San Marino. Guidi ora condannato in primo grado sembra sia fuggito all’estero addirittura in “esilio dorato” a Dubai…. Mentre a noi lascia i suoi “schifosi cocci” … di un affezionato lettore

In primo luogo desidero ringraziare il Direttore Severini per la costante opera di informazione e approfondimento svolto in questi anni dal sito GiornaleSM sulle molte vicende giudiziarie, politiche ed economiche.

Mi permetto qualche commento pubblico sulla vicenda della condanna in primo grado di Daniele Guidi (ex figura di spicco di Banca CIS) a 5 anni e 10 mesi di reclusione per il cosiddetto processo Fondo Pensioni ove sono state distratte alcune decine di milioni di € che erano presso la Banca Cis creando così un gravissimo danno economico che coinvolge tutti coloro che vivono e lavorano nella nostra Repubblica in particolare i giovani che possono così vedersi privati di una parte del loro futuro.

Sicuramente questa prima condanna (e l’imputato è tale fino a condanna definitiva) è una situazione di importante novità per il ns, Paese ove si vede agire e si direbbe, anche finalmente, in contesti ove la giustizia non è mai arrivata e chissaperchè…ma leggendo gli atti della Commissione di Inchiesta sulle Banche di questa legislatura qualcosa si comincia a capire.

Dai resoconti giornalistici di questa condanna appaiono abbastanza evidenti comportamenti poco attenti se non collusivi o di complicità in importanti organismi pubblici che avrebbero potuto/dovuto scongiurare una situazione del genere e allora sarebbe bello conoscere se a capo di questi soggetti che sono anch’essi responsabili (Guidi da solo non ce la poteva fare….) vi siano ulteriori fascicoli in Tribunale sia penali che civili, viene anche da chiedersi se sono state modificate procedure/normative e/o sostituite persone che anche solo disciplinarmente non hanno svolto correttamente il loro dovere?

Poi una altra domanda, quella forse più importante, sembra per chiacchera di paese che Guidi ora condannato in primo grado sembra sia fuggito all’estero addirittura in “esilio dorato” a Dubai…. Mentre a noi lascia i suoi “schifosi cocci”. Ma come mai per evitare il pericolo di “fuga” non gli è stato tolto il passaporto, previsto un obbligo di firma (o altre misure cautelari) che risulterebbero già utilizzate in vicende di grande impatto similare come il c.d. “processo Mazzini”?
Anche qui viene da chiedersi, è il Tribunale che doveva fare da solo? Lo doveva chiedere l’Avvocatura dello Stato? Il Governo?

Un affezionato lettore