San Marino. Guterres (Onu): “Il mio messaggio da Hiroshima” – Rubrica internazionale a cura di David Oddone

Rubrica internazionale a cura di David Oddone,
giornalista referente Onu per San Marino

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Sabato 6 agosto ero con orgoglio accanto al Primo Ministro del Giappone, Fumio Kishida, e alla popolazione di Hiroshima in memoria di una catastrofe senza precedenti.

 

Settantasette anni fa, armi nucleari vennero utilizzate contro le popolazioni di Hiroshima e Nagasaki.

 

Decine di migliaia di donne, bambini e uomini furono uccisi in un istante, inceneriti da un fuoco infernale. Gli edifici ridotti in polvere. I placidi fiumi cittadini inondati di sangue.

 

I sopravvissuti furono condannati a un lascito di radioattivita’, assediati da problemi di salute e soggetti a un’esistenza di stigmatizzazione a causa dei bombardamenti nucleari.

 

Ho avuto il grande onore di incontrare un gruppo di sopravvissuti, gli hibakusha, il cui numero diminuisce di anno in anno. Mi hanno raccontato con risoluto coraggio cio’ che vissero in quel terrificante giorno del 1945.

 

E’ ora che i leader mondiali abbiano la stessa chiarezza degli hibakusha e vedano le armi nucleari per cio’ che realmente sono. Gli armamenti nucleari non hanno alcun senso. Essi non sono in grado di creare sicurezza o protezione. Per loro natura, portano solamente morte e distruzione.

 

Sono trascorsi tre quarti di secolo dal fungo atomico sopra Hiroshima e Nagasaki. Da allora, l’umanita’ e’ passata attraverso una Guerra Fredda, decenni di assurda politica del rischio calcolato e diversi terrificanti situazioni limite che hanno portato l’umanita’ a un passo dalla distruzione totale.

 

Tuttavia, perfino nelle fasi piu’ buie della Guerra Fredda, le potenze nucleari hanno ridotto in maniera significativa i propri arsenali nucleari. C’era, allora, un’ampia accettazione dei principi contro l’utilizzo, la proliferazione e i test di armi nucleari.

 

Oggi rischiamo di dimenticare le lezioni del 1945.

 

Si e’ scatenata una nuova corsa agli armamenti, con governi pronti a spendere centinaia di miliardi di dollari per ammodernare i propri arsenali nucleari. Negli arsenali di tutto ilmondo ci sono quasi 13.000 armi nucleari. Crisi geopolitiche con serie sfumature nucleari si diffondono velocemente, dal Medio Oriente alla penisola coreana all’invasione russa dell’Ucraina.

 

Ancora una volta, il genere umano gioca con una pistola carica. Siamo a un errore, un malinteso,un errore di calcolo di distanza dall’Apocalisse.

 

I governanti mondiali devono smettere di provocare il destino e devono rimuovere per sempre l’opzione nucleare dal tavolo negoziale.

 

E’ inaccettabile che gli Stati che possiedono l’opzione nucleare ammettano la possibilita’ di un conflitto nucleare che condannerebbe a morte il genere umano.

 

Al tempo stesso, questi Paesi devono impegnarsi a non essere i primi a farne uso e devono garantire agli Stati privi di armi nucleari che non le useranno, ne’ ne minacceranno l’utilizzo contro di loro, e che il loro approccio sara’ sempre improntato alla trasparenza. Le prove di forza nucleari devono finire.

 

In fondo, esiste soltanto una soluzione alla minaccia nucleare: non avere affatto armamenti nucleari. Questo significa aprire ogni possibile spazio di dialogo, diplomazia e negoziato per alleggerire le tensioni e eliminare queste armi letali di distruzione di massa.

 

In questo senso assistiamo a nuovi segnali di speranza a New York, dove il mondo si e’ riunito per la X Conferenza di revisione sul Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari. Il Trattato rappresenta una delle ragioni principali per cui non si sono usate armi nucleari dal 1945. Esso contiene impegni giuridicamente vincolanti per conseguire il disarmo nucleare, e puo’ costituire un potente catalizzatore per il disarmo, la sola maniera di eliminare queste orribili armi una volta per tutte.

 

Lo scorso giugno, Paesi firmatari del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari si sono incontrati per la prima volta per delineare un percorso verso un mondo libero da questi ordigni mortali.

 

Non possiamo piu’ accettare la presenza di armi che minacciano cosi da vicino il futuro dell’umanita’.

E’ ora di ascoltare il messaggio sempre attuale degli hibakusha: “Basta altre Hiroshima! Basta altre Nagasaki!”

 

E’ ora di far proliferare la pace.

 

Insieme, passo dopo passo, sgombriamo queste armi dalla faccia della terra.

di António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite