San Marino. Hanno vinto gli alberi

Nella società dove va tutto veloce viene naturale pensare che anche le peggiori nefandezze possano essere cancellate dalla mente delle persone dalla sera alla mattina. Che non è così lo stanno dimostrando tuttavia i cittadini, le persone che puntualmente si rivolgono alla nostra redazione affinché gli articoli che scriviamo possano continuare a servire da monito perché quel che è accaduto nel recente passato non avvenga più. Fa ancora molto male ad esempio la ferita aperta provocata dalla scomparsa dei pini marittimi che ingentilivano via Paolo III. Li ricordiamo anche noi con dolore per non essere riusciti, nonostante l’attenzione sia stata massima, ad evitare quello scempio. Tornano alla mente, riandando indietro a quei momenti le parole di Henry David Thoreau che a proposito dell’abbattimento di un albero, nel suo notissimo ‘Ascoltare gli alberi’ scrisse:
“Ho assistito all’abbattimento e, per così dire, al funerale di questo attempato cittadino, io che di norma non partecipo ai funerali, ma questo mi si addiceva. Ero forse l’unico a essere in lutto. Ho preso atto della sua grandezza, ho pronunciato alcune parole di elogio alla sua tomba. […] Ma c’erano solo i taglialegna e i passanti a sentirmi. Non vi era altra rappresentanza cittadina; i governanti della città, gli assessori, gli ecclesiastici non erano presenti. Eppure non ricordo di recente un’occasione più adatta per un sermone. La sua storia si estende lungo più di metà dell’intera storia cittadina. Poiché per i suoi simili non era facile intervenire, sono intervenuto io”. L’auspicio è quello che gli alberi, che spesso fanno ‘solo’ molto green a livello di marketing, trovino questa volta validi alleati tra i rappresentanti dei cittadini che ne chiedono la tutela. Non è un caso che la petizione lanciata da Repubblica.sm e sostenuta da Associazione Porta del Paese sia stata sottoscritta da oltre 500 persone. “Firma anche tu – era il testo della petizione – per fermare la completa desertificazione di via Paolo III e scongiurare l’inutile abbattimento di altri alberi storici tra cui un acero e un bellissimo cedro del Libano. Il destino di questi alberi sembra purtroppo essere già stato scritto, essi verranno sacrificati per far spazio al nuovo Palazzo del Turismo così come la stessa Segreteria al Territorio ha annunciato in un comunicato. Come se il centro storico non avesse già pagato un prezzo altissimo dopo il taglio dei pini marittimi avvenuto sempre in via Paolo III, oggi diventata un luogo desolante da percorrere a piedi. Paradossalmente l’incarico di disegnare il nuovo piano regolatore, che verrà presentato a breve, è stato affidato dalla Repubblica all’architetto Stefano Boeri, noto per la sua passione dei boschi in città. Se vogliamo che la Repubblica sia un luogo migliore in cui vivere è necessario passare immediatamente dalle parole ai fatti, abbandonando i semplici slogan”.
E’ allora una buona notizia quella che è circolata negli scorsi giorni e che il segretario al Territorio Stefano Canti ci ha subito confermato. Non verranno infatti più sacrificati i tre alberi di via Paolo III (quelli rimasti) di cui il precedente segretario aveva annunciato l’abbattimento perché in quello spazio avrebbe dovuto sorgere un ascensore. “Ho dato disposizioni – ha detto Canti – di cambiare immediatamente il progetto”. Occorrerà molta determinazione per dare il la a questo necessario cambiamento. E’ dunque inevitabile che gli occhi siano tutti puntati sui prossimi passi e che le attese siano altissime. Così c’è già chi si domanda cosa farà il neosegretario di fronte agli abusi di Fiorentino dove un lettore ci scrive di un parco nel quale è stata annunciata la possibilità di fare ginnastica gratis visto che verranno installati attrezzi ginnici. “Peccato – aggiunge il lettore – che in quello stesso parco vi siano da anni e anni degli orti abusivi recintati e che nonostante le numerose segnalazioni ad oggi non sia cambiato praticamente nulla”. Sentito anche su questo punto Canti ha risposto: “non ho ancora preso contezza di tutti i problemi e non ho al momento ricevuto alcuna segnalazione in questo senso. E’ importante fare subito delle verifiche. La legge parla chiaro, si manda l’ispettorato e si ordina il ripristino”.

Repubblica Sm