Egregio direttore ormai è impossibile quantificare il numero esatto dei procedimenti penali in cui Alberto Buriani sarebbe coinvolto.
Penso solo che però un Magistrato, proprio per il ruolo che ricopre, dovrebbe essere il primo a fare un passo indietro quando cala – sul proprio capo – un avviso di garanzia o, addirittura, un rinvio a giudizio.
I nuovi fatti di ieri- apparsi grazie alla coraggiosa campagna di verità di Giornale.SM – riferiscono del reperimento di registrazione dal computer di Buriani, risalente al 22 gennaio 2019, in cui sembrerebbe a che il commissario Buriani impartisca ordini a Dughera su come fare certe denunce contro funzionari di BCSM, tali Vitali e Paganini, e cosa scrivere in tali denunce in modo che questi procedimenti venissero affidati esclusivamente a lui e non ad altri magistrati.
Stupisce il perdurante silenzio della politica su queste vicende; la stessa politica che, in sede di Commissione d’inchiesta, ha vergato pesanti accuse sullo stesso Buriani.
Confido, pertanto, di sentire oggi nel comma comunicazioni il pensiero del Governo tramite il Segretario di Stato alla Giustizia.
Segretario Ugolini non faccia finta di nulla, qui si tratta di cose gravissime.
Sempre grazie al Suo giornale ho saputo che il prossimo 29 giugno si terrà la prima seduta del processo “Buriani – Celli”.
Come semplice cittadino, oltre a ribadire il mio sdegno, posso far poco. Posso, però, lanciare un invito a tutti i sammarinesi.
Mercoledì 29 Giugno p.v. alle ore 14,30 rechiamoci in Tribunale per assistere a questo processo. Facciamolo per difendere l’onorabilità delle istituzioni e del Tribunale stesso.
Un lettore