A San Marino esiste il problema del sovrannumero dei caprioli, i quali non avendo predatori naturali come il lupo o gli orsi, ricomparsi solo recentemente ed in zone impervie dell’Appennino marchigiano-romagnolo, ed avendo risorse a disposizione proliferano in grandi quantità.
La denuncia viene dagli allevatori che sono stanchi delle continue razzie nei loro campi da parte degli ungulati. Infatti a San Marino, territorio di montagna, è possibile vedere vicino le case intere famiglie di caprioli.
Alla ricerca di nuovi territori, la popolazione di caprioli, diventata così numerosa ha sconfinato nei terreni di aziende agricole arrecando danni ingenti e documentati. Allo stesso tempo questi animali così numerosi sono diventati anche un pericolo per la circolazione stradale; infatti sovente si ha notizie di incidenti, frequenti in tutta la parte alta di San Marino, con le autovetture, anche questi documentati.
Ed allora che fare? In Italia le varie Province oltre ai sistemi dissuasivi poco efficaci e rimandano il problema del sovrannumero hanno deciso di dare esecuzione ai prelievi, che in sostanza sono degli abbattimenti programmativi e mirati con buona pace degli animalisti. Vi sono anche altre modalità per contenere il numero di questi animali ed uno tra i più efficaci è la sterilizzazione delle femmine, ma qui forse siamo alla fantascienza anche per la nostra Repubblica oltre che a essere molto costoso.
In Italia per l’abbattimento programmato la legge prevede l’assegnazione del compito a privati attraverso un bando e solo a determinate condizioni ed autorizzazioni.
A San Marino ci si lamenta e basta, anche se qualcuno sta pensando di raccogliere delle firme per provvedere ad emanare una disposizione per l’abbattimento dei caprioli in sovrannumero.
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