San Marino. I cittadini hanno dato la sveglia

Lascia di stucco la risposta congiunta di Segreteria al Territorio e Segreteria alla Cultura in merito alla polemica scoppiata intorno al grave ritardo della partenza dell’orario estivo dei Musei di Stato. I due segretari ci hanno tenuto prima di tutto a sottolineare di non essere loro i responsabili.
“In seguito ad alcuni commenti più o meno educati comparsi sui Social in questi giorni – scrivono – in merito al fatto che non è ancora partito l’orario estivo dei Musei di Stato, visto che gli interessati hanno ampiamente diffuso informazioni non corrette senza prima contattare gli uffici competenti, che sono sempre a disposizione per fornire agli operatori le necessarie informazioni e chiarimenti, segnaliamo qui di seguito alcuni dettagli che speriamo contribuiscano a chiarire la situazione, anche se la questione viene talmente da lontano che sarebbe impossibile entrare nel merito per chiarirne tutti gli aspetti”. “C’è un tema aperto – continuano – da anni legato all’organizzazione del personale dei Musei di Stato, verso i quali l’Amministrazione ha fatto delle proposte purtroppo non accolte dalla controparte.
Su questo argomento è in atto un’attività importante anche per supportare lo sviluppo di un settore che nel 2018 ha visto aprire una nuova sede espositiva – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e fra alcuni mesi continuerà con l’apertura del Museo Filatelico – Numismatico.
Ci sono temi sui quali gli Istituti Culturali stanno lavorando come la riorganizzazione delle casse o la semplificazione degli orari di apertura (esempio Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea apre alle 10.00 e chiude alle 18.00 tutto l’anno).
Il prossimo autunno inizieranno i lavori di ristrutturazione della Seconda Torre per superare una serie di criticità strutturali legate agli spazi con il coinvolgimento dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.
C’è poi un tema più ampio rispetto alla fruizione delle sedi museali che negli anni è cambiato, in cui ci sono musei che sono presidi culturali nazionali e altri sono vere e proprie attrazioni turistiche che ogni anno hanno centinaia di migliaia di visitatori”. Ancora una volta chi è alla guida del Paese non si prende la responsabilità di risolvere i problemi ma piuttosto dice che essi hanno radici lontane e promette un futuro (non prossimo) in cui però andrà tutto bene. A coloro che hanno chiesto conto della mancata partenza dell’orario estivo a inizio giugno, quello che prevede che i musei restino aperti dalle otto del mattino alle otto di sera con apertura straordinaria fino alle 23 in concomitanza delle manifestazioni, è stato risposto di aver domandato con poca educazione. Noi pensiamo invece sia stato un contributo senza il quale si sarebbe continuato a rimandare una soluzione. Sarà un caso ma dopo lo sfogo di un commerciante e l’articolo pubblicato da questo giornale è arrivata puntuale la disposizione che da oggi partirà l’orario estivo. E questa purtroppo è l’ennesima dimostrazione di come quando la cittadinanza non dà la sveglia a chi sta nella stanza dei bottoni, le cose che dovrebbero andare da sé, purtroppo non accadono. Strano tuttavia come non ci si dimentichi mai delle consulenze (abbiamo un piano strategico per il turismo che è costato ai cittadini la bellezza di 139mila euro) per promuovere il turismo e come poi questo venga lasciato a se stesso non facendo nemmeno il minimo sindacale come il prolungamento dell’orario di apertura dei musei da inizio giugno. E’ fortuna che ci sia ancora qualcuno disposto a combattere per il proprio Paese, che non tutti si siano arresi a una simile deriva.

Repubblica Sm