La politica è in grande fermento. L’attuale Coalizione di maggioranza, “Bene Comune”, si sta scomponendo. A.P., attraverso il suo uomo di punta ha già dichiarato che alle prossime elezioni AP e DC non faranno parte della stessa coalizione.
Il PSD Sta al Governo con la DC e, al tempo stesso, promuove il “Tavolo Riformista” per tentare di mandare all’opposizione il P.D.C.S., in combutta, almeno certi settori del PSD, con A.P, salvo ripensarci se farà comodo.
L’U.P.R. non ha prospettiva, nonostante le trovate a tavolino di taluni suoi rappresentanti che, ovviamente, lasciano il tempo che trovano, ed ha solo la via della surrogazione rispetto ad Alleanza Popolare.
Il Partito Socialista si sta sciogliendo come neve al sole e, salvo miracoli, non potrà giocare ruoli di primo piano nel prossimo futuro.
Civico 10 attende. Sta in agguato, in tuta mimetica, in attesa di venire allo scoperto non appena si capirà dove tira il vento. Tanto per loro non c’è differenza, tutto sommato va sempre bene perchè l’obiettivo è andare al governo. La prossima volta o mai più! Allora, non c’è dubbio, sono tutti concordi, meglio la prossima volta.
Rete punta molto a crescere elettoralmente e ce la potrebbe fare, poichè può ancora incanalare la protesta, ma dovrà rimanere nel suo splendido isolamento, incontamita(?), congelata, intenta, dunque a guardare orizzonti che non potranno andare oltre il proprio ombelico.
L’ex Segretario del Partito Socialista Riformista Sammarinese ed ex Segretario del P.S., Celli, frequentatore di pizzerie dove si scambiavano promesse di voti, ambasciate ed euro, ha compiuto finalmente una scelta nella sua vita politica: ha aderito, assieme ai socialisti liberali di Lab-Dem, ad un Gruppo Consiliare assieme a Sinistra Unita (cioè la somma dei fuori usciti dal Partito dei Democratici – ex PCS – e agli ex Rifondazione Comunista).
Socialisti Liberali dunque e comunisti, tutti insieme appassionatamente! Non c’è che dire Celli e i suoi di Lib-Dem si sono davvero rivelati dei Socialisti della madonna!
E poi c’è mamma D.C., sempre più spennacchiata, sempre più anemica per le emorragie visibili e occulte che la pervadono, ma sempre disponibile con il suo ventre molle e forte del Santo che la rappresenta nel simbolo e la protegge nei secoli dei secoli, Amen.
E in mezzo a tutto questo stato di cose, si tenta di immaginare quali saranno le coalizione per le nuove elezione che cominciano comunque ad incombere.
E allora si pensa ai nuovi contenitori. A.P. ne pensa uno dove non ci sia la DC; La D.C. ne pensa uno dove non ci sia Alleanza Popolare; Il PSD, almeno una parte, Sinistra Unita, e gli indipendenti, il cui destino dipende dagli altri, vorrebbero un contenitore a guida riformista; Rete vorrebbe un contenitore a guida propria Civico 10 vorrebbe un contenitore e basta! Il PS vorrebbe che il loro non fosse l’ultimo contenitore.
Insomma tutti parlano di contenitori, quando invece, per questa nostra Repubblica in grave difficoltà, si dovrebbe parlare di contenuti, di politica, quella vera, quella che si occupa della Polis, di cose da fare subito, a media e a lunga scadenza, al fine di non fare precipitare il Paese all’ultimo stadio del baratro.
In mezzo a questo deserto, chi veramente saprà interpretare il profondo, rassegnato, frustrante disagio dei cittadini sammarinesi, farà il pieno di consensi, viceversa chi continuerà a perdere tempo sulle formule sarà duramente penalizzato.
C’è solo un problema: La candela arde e si consuma. E’ dunque necessario intervenire prima che lo stoppino si bruci fino in fondo e dunque sia troppo tardi per tutti!
Chaffè Scorretto